Bonazzi (FSI-USAE): “siamo ancora convinti che il nostro attuale sistema sanitario soffra di una deospedalizzazione forzata e forzosa che ha lasciato dei buchi organizzativi che neanche il sistema disegnato dal DM 77 sarà in grado di compensare”
Apprendendo dell’adozione da parte del CdM, in 15 giorni, di un decreto per intervenire concretamente sui tempi delle liste d’attesa dei pazienti, annunciato nel discorso del ministro della Salute Orazio Schillaci alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara, nel panel dedicato a “Saluti, diritti e libertà” Bonazzi, FSI-USAE, ha commentato:
“è un bene e ci fa piacere che il CdM licenzi il piano per le riduzioni delle liste di attesa che sono un oggettivo problema per i cittadini. Siamo consci che la medicina difensiva ha allargato a dismisura la spesa sanitaria rendendo di suo corta la coperta ma siamo ancora convinti che il nostro attuale sistema sanitario soffre di una deospedalizzazione forzata e forzosa che ha lasciato dei buchi organizzativi che neanche il sistema disegnato dal DM 77 sarà in grado di compensare. Nel nostro paese, così diverso e frastagliato, i piccoli ospedali erano necessari. Purtroppo, alle volte, anche a voler fare del bene si rischia di fare male e nel mettere delle toppe si rischia di strappare del tutto i pantaloni. Sono sicuro che nessuno oggi lo desidera, ma noi non vorremmo proprio che il nostro SSN facesse la medesima fine.”Ufficio stampa FSI-USAE
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