Lancio di bombe Molotov per saldare un debito di droga, sono scattate le manette per due ternani di 31 e 29 anni con l’accusa di estorsione.
All’esecutore materiale del lancio delle bombe Molotov è stato contestato anche il reato di fabbricazione e porto in luogo pubblico di arma da guerra, mentre al pusher è stato anche contestato il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (nel caso specifico si tratta di una partita hashish, ndr).
Nell’ambito della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Questura di Terni, il Pm Camilla Coraggio ha evidenziato come “Sempre più spesso in città si verificano episodi che siamo soliti attribuire ad altri territori. C’è stata un’evoluzione dei reati connessi allo spaccio di droga negli ultimi tempi – spiega il Pm – a conferma che il problema va affrontata con serietà determinazione”.
I fatti risalgono al fine settimana scorso, quando al centralino del 113 è arrivata la segnalazione da una famiglia di Borgo Rivo che denunciava il danneggiamento di un’auto. Gli agenti della Squadra Mobile di terni, diretti dal dott. David Caldarozzi, sono riusciti, anche tramite filmati registrati da telecamere di sorveglianza, a verificare che un uomo aveva lanciato due ordigni artigianali nel giardino dell’abitazione dei due fratelli per danneggiare l’auto.
Dalle successive indagini è emerso che l’esecutore materiale del gesto sarebbe stato contattato dall’amico pusher, di 29 anni, per compiere un atto intimidatorio nei confronti dei due fratelli che avevano contratto un debito di droga di circa 600 euro.
Le indagini avviate immediatamente dalla Squadra Mobile ternana hanno permesso di ricostruire i fatti e, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, hanno aspettato che l’estorsore – il 29enne ternano disoccupato, con una precedente segnalazione per reati di droga – si incontrasse con una delle vittime, lunedì 13 luglio, per ritirare una prima parte della somma dovuta. Subito dopo, l’uomo è stato fermato dagli agenti e trovato in possesso delle 200 euro che aveva appena incassato: è scattato l’arresto in flagranza per estorsione in concorso.
Dagli altri elementi raccolti, incrociando dati e testimonianze, gli investigatori sono risaliti al complice, un ternano di 31 anni, colui che materialmente aveva lanciato le Molotov; nella sua abitazione, gli agenti hanno rinvenuto delle bottiglie di birra artigianale, come quelle usate per le bottiglie incendiarie.
In brevissimo tempo la Procura di Terni e il GIP hanno emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, aggiungendo all’accusa di estorsione in concorso, quella di fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi da guerra. La misura è stata eseguita giovedì mattina, 16 luglio; i giovani rimangono in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.