Sono 86 le vie e le strade del territorio comunale di Terni che domenica saranno interessate dalla maxi evacuazione disposta per la rimozione della grande bomba da 250 kg (che sarà trasportata in una cava e fatta brillare) e potenzialmente attiva rinvenuta martedì pomeriggio nei pressi della stazione ferroviaria di Cesi. Oltre 11mila le persone che, dalle 6 del mattino a metà pomeriggio (si stima che il rientro nelle case possa avvenire dopo le 16) di domenica 29 luglio dovranno lasciare la propria abitazione. Circa 400, invece, i ternani evacuati già da due giorni e che dovranno pazientare ancora fino alla fine della settimana per il rientro alla normalità.
Questo è il dettaglio delle vie interessate dall’evacuazione di domenica: Piazza Vittorio Emanuele, strada del Mulino, strada del Piantoneto, strada del Ponticello, strada della Ferrovia, strada della Pittura, strada delle Morelle, strada di Campomaggiore, strada di Cerreta, strada di Collestacio, strada di Condotto, strada di Crocemelata, strada di Fontana di Polo, strada di Fossocanale, strada di Lagarello (limitatamente ai civici 26, 32 e 34), strada di Lione, strada di Mazzamorello, strada di Porete, strada di Rotale, strada di Scentelle, strada di Torracchione, strada di Vagoti, strada di Vallemicero, via Andromeda, via Angelo Cesi, via Arnolfo, via Bellavista, via Campitello (limitatamente al numero civico 43), via Carlo Grabher, via Carlo Stocchi, via Carsulae, via Cassiopea, via Chioma di Berenice, via Croce del Sud, via del Cedro, via del Centenario (limitatamente al numero civico 100), via del Larice, via del Mandorlo, via del Mesale, via del Modiolo, via del Pozzo Saraceno, via del Rivo, via del Rubbio, via del Salice, via del Sigillo, via della Città verde, via della Cometa, via della Cooperazione, via della Lince, via della Rocca, via della Stadera, via delle Madonnine, via delle Muraiole, via delle Palme, via delle Terre Arnolfe, via Eustachi, via Felice Contelori, via Francesco Stelluti, via Gabelletta, via Giovanni Ecchio, via Giovanni Faber, via Giuseppe Ghione, via Giuseppe Toniolo, via Italo Ferri (civici 8 e 10), via Luigi Luzzatti, via Macinarotta, via Omega, via Orione, via Orsa Maggiore, via Orsa Minore, via Pegaso, via Pier Nicola De Filis, via Pleiadi, via Mario Pratesi, via Santa Maria della Bottega, via Sant’Onofrio (civici 1,3 e 5), via Sirio, via Stefano Bellini, via Vega, viale Regina Elena, via Areni (1,2 e 3), vico Castellano, vico degli Orti, vico Lausi, vico Pierleoni, vocabolo San Biagio.
In diversi casi il provvedimento riguarda alcuni numeri civici e non l’intera via (qui è possibile consultare nel dettaglio la mappa).
Il Comando prov.le dei Vigili del fuoco di Terni, desidera far chiarezza sulle voci che sono girate e continuano a girare sulla possibilità di rientrare in casa per prelevare oggetti personali da parte dei cittadini che rientrano nel raggio dei 400 mt dal punto del ritrovamento della bomba, che sono stati temporaneamente evacuati a seguito del ritrovamento dell’ordigno bellico martedi scorso alla stazione di Cesi, accompagnati dal personale Vigili del fuoco.
In sede di riunione con tutti gli enti impegnati nelle operazioni, i vigili del fuoco hanno ribadito che l’eventuale e motivato bisogno di rientrare in casa, dovrà essere considerato e gestito dal Sindaco, per quanto di competenza che ha emesso l’ordinanza di evacuazione,.
Alle numerose chiamate che giungono al 115, i VV.F. non possono dar seguito in quanto gli edifici che rientrano nel raggio di 400 metri risultano agibili. L’ordinanza di sgombero è una misura finalizzata alla tutela della sicurezza dei cittadini dai rischi connessi alla presenza di un ordigno bellico. Entrare nella zona interdetta rappresenta un rischio per l’incolumità dei cittadini, degli operatori del soccorso, delle forze dell’ordine e degli operatori di protezione civile.
I cittadini per non mettere a repentaglio la propria vita e quella di eventuali accompagnatori sono pregati di pazientare fino a domenica al termine delle operazioni di messa in sicurezza e brillamento dell’ordigno bellico. Situazioni particolari dovranno essere gestite per competenza dal comune che ha emesso l’ordinanza.
L’Amministrazione comunale di Terni in tutte le sue articolazioni e con il supporto costante di un apposito tavolo costituito in Prefettura è impegnata giorno e notte nell’affrontare al meglio possibile l’emergenza legata al rinvenimento dell’ordigno bellico in zona stazione di Cesi. In queste ore il Questore ha assicurato una ulteriore presenza di pattuglie di forze dell’ordine nella zona rossa, dedicate al pattugliamento e alla vigilanza dell’area stessa per evitare azioni di sciacallaggio.
La prima fase dell’emergenza, è consistita nell’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente che ha individuato la zona rossa d’interdizione in un territorio di 390 metri e si è provveduto a coordinare questa fase attuando l’evacuazione della popolazione interessata dal provvedimento per un totale di circa 390 unità. A tale proposito è stato istituito il centro di coordinamento e di accoglienza della popolazione presso il Palatennistavolo di via Italo Ferri che ha consentito il censimento della popolazione da assistere e l’individuazione di tutte le criticità, a cominciare dai soggetti con particolari fragilità sociali e sanitarie.
Ecco i numeri più significativi riguardanti tale fase emergenziale: 22 posti letto al palatennistavolo; 9 posti letto all’istituto geriatrico; 5 posti in un albergo cittadino; 2 posti all’ospedale civico. Contemporaneamente sono stati avviati e conclusi i lavori per rendere funzionale la cucina per la somministrazione dei pasti e sono state rese funzionali, mediante lavori idraulici, elettrici e igienizzazione, 100 posti letto distribuiti in stanze da 3 e 2 posti, tutte dotate di servizi igienici autonomi ed acqua calda. La cucina ha dunque permesso di somministrare, ad oggi, circa 50 pasti al giorno ma, la struttura, è pronta per far fronte ad un ulteriore incremento degli ospiti. La fornitura degli alimenti è stata possibile grazie all’aiuto fornito dalla Pac 2000 e dalla Conad di Acquasparta.
E’ stato inoltre istituito un servizio di navetta, il servizio di segreteria operativa, tre presidi medici avanzati (Palatennistavolo Aldo De Santis in via Italo Ferri, 10; Parcheggio del campo sportivo in viale Regina Margherita a Cesi; Limiti del confine comunale Gabelletta Acquavogliera), quello socio sanitario ed assistenziale in loco.
L’Amministrazione comunale, ha immediatamente organizzato i servizi della Polizia Municipale composti da 50 unità, mentre il servizio di Protezione Civile Comunale ha predisposto servizi tecnici ed operativi per le prime attività, infine il servizio comunicazione ha finora utilizzato 3 unità. Nella giornata di oggi, il sindaco ha integrato l’operatività del Coc, chiamando in servizio per straordinario le seguenti unità di personale: 6 squadre del Nucleo Comunale di Protezione Civile composto da 24 unità, 7 unità per la Salute Pubblica; 3 unità per l’URP; 3 unità per la Comunicazione; 6 unità per i Servizi Sociali; 1 unità dietista. Per quanto riguarda la sanità pubblica e veterinaria hanno collaborato con l’Ente l’Ausl e l’Azienda Ospedaliera. L’apporto di volontari per gestire le operazioni è stato fino ad oggi di circa 110 unità complessive.
Per ulteriori informazioni è attivo l’Urp del Comune di Terni tel. 0744432201 e del centralino della Polizia Municipale 0744426000.
Tutti i cittadini che hanno esigenze di carattere sociale e di salute, possono contattare: il punto di ascolto istituito presso il Palatennistavolo – via Italo Ferri, 10; l’ufficio Urp – via Roma, 36 tel. 0744 432201 o 346 6377006; chiamare il numero 349 3746168; inviare una mail agli indirizzi maurizio.poncia@comune.terni.it – antonella.boncio@comune.terni.it.
(aggiornamento alle ore 10 del 27 luglio)