Aggiornamento ore 17.30 – È terminata alle ore 16,15 l’operazione di brillamento dell’ordigno bellico del peso di 250 libbre (125 kg), risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuto nei giorni scorsi a Terni. La bomba, resa inerte nel luogo del ritrovamento mediante il despolettamento, è stata trasportata e fatta brillare in una cava di Narni dagli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma.
Anche questa fase dell’intervento è stata coordinata dall’Unità di crisi costituita in Prefettura alla quale hanno partecipato tutti gli enti e le strutture interessate, in stretto raccordo con il Centro operativo comunale di Terni. Grazie alla perfetta sinergia tra i militari dell’Esercito, le Forze di polizia, il Comune, la Regione, gli organi sanitari, il volontariato e gli altri soggetti coinvolti, tutti i passaggi della procedura si sono svolti regolarmente e senza problemi per la sicurezza, contenendo gli inevitabili disagi alla collettività.
“A distanza di pochi mesi dalla precedente emergenza, quella del luglio scorso, siamo stati costretti a fronteggiare una nuova allerta per il rinvenimento del secondo ordigno a Cesi Scalo. Una circostanza negativa alla quale però, ancora una volta – dice il sindaco Leonardo Latini, insieme al vicesindaco Andrea Giuli e all’assessore alla protezione civile Stefano Fatale – i cittadini hanno reagito con grande spirito di collaborazione. Le operazioni si sono svolte in maniera ordinata e la macchina dell’emergenza, peraltro già collaudata, si è mossa speditamente. Esprimiamo dunque soddisfazione per aver risolto anche questa emergenza nei termini e nei modi previsti, arrecando così il minor disagio possibile. Ringraziamo in primo luogo i cittadini per aver compreso ancora una volta che le operazioni effettuate erano mirate alla sicurezza di tutti. Ringraziamo in particolare la Prefettura, tutte le Forze dell’Ordine e gli Artificieri per aver svolto i compiti loro assegnati con cura e – così come hanno già fatto i militari dell’Esercito Italiano – sottolineiamo il valore simbolico derivante dall’aver effettuato questa operazione proprio nel giorno della festa delle Forze Armate e nel centesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, a testimonianza di come l’Esercito sia sempre vicino alle esigenze dei cittadini”.
“Ringraziamo infine il personale del Comune di Terni, della Polizia Municipale, della Protezione Civile e i tantissimi volontari arrivati qui da tutta l’Umbria, oltre al personale medico e sanitario e a tutti coloro che hanno contribuito con i loro interventi, sia dal settore pubblico che da quello privato, in particolare Pac2000, Conad via Battisti, Eurospin Borgo Rivo. Tutti insieme abbiamo collaborato per evitare rischi e per terminare le operazioni rapidamente e con efficacia. Un ottimo esempio di lavoro di squadra che sarà utile anche nell’affrontare le situazioni di tutti i giorni”.
Aggiornamento ore 13.50 – La protezione civile comunale di Terni e il Coc rendono noto che alle 13.45 sono state concluse le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno rinvenuto a Cesi. Si può rientrare nelle proprie abitazioni.
“Grazie a tutti voi per aver collaborato. Grazie a chi ha contribuito a rendere tutto veloce e funzionale” è il commento del sindaco Leonardo Latini dopo la conclusione della fase di emergenza per la bomba.
Aggiornamento ore 13.00 – Alle 11.40 è stato possibile iniziare le operazioni di disinnesco della bomba, grazie all’intervento del artificieri del VI Reggimento Genio Pionieri di Roma, coordinato dal maggiore Garramone, il primo maresciallo Massimiliano Carroccia (capo nucleo) e il sergente maggiore capo Domenico Fava. La bonifica dell’ordigno è avventua per mezzo del drone-robot ‘Teodor’ comandato a distanza.
Tutto si sta svolgendo in maniera regolare – fa sapere il Comune – senza particolari problemi, con la collaborazione dei cittadini. Al centro d’accoglienza del palatennistavolo di via delle Palme sono state accolte un centinaio di persone. Circa 80 persone sono state accolte al centro geriatrico, all’ospedale di Narni, alla Domus Gratiae, in collaborazione con la Asl. In molti hanno lasciato la zona da evacuare per recarsi in altre aree delle città, presso parenti o amici.
La macchina organizzativa del Comune di Terni e della Protezione Civile è in funzione dalle prime ore dell’alba con 180 volontari della Protezione Civile, da tutta l’Umbria, 20 dei quali delle organizzazioni sanitarie con ambulanze. Sono impegnati anche circa 50 dipendenti comunali, compresi otto assistenti sociali.
I varchi da presidiare sono in tutto 17. Per la Polizia Municipale sono all’opera cinque pattuglie ai varchi, due pattuglie in moto per servizi di supporto e vigilanza e 3 ufficiali. Gli altri varchi sono presidiati da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale. Sono impegnati anche i Vigili del Fuoco. Sono anche operativi un punto medico avanzato, che è stato spostato al palatennistavolo, e due ambulanze oltre i varchi di Cesi e Gabelletta. Per le operazioni di evacuazione ha operato anche un mezzo di BusItalia come navetta per trasportare al Palatennistavolo i cittadini che non avevano a disposizione mezzi propri.
Il Centro coordinamento soccorsi, dove è presente anche il sindaco Leonardo Latini, e il Centro operativo comunale, con l’assessore alla protezione civile Stefano Fatale, sono all’opera rispettivamente in Prefettura e nel palazzo degli uffici comunali di corso del Popolo.