“Dopo i ritardi delle bollette dello scorso anno, dopo il pasticcio dei bollettini “Freccia” complicati da pagare e soprattutto super costosi, dopo l’azzeramento degli addebiti automatici con l’emissione del modulo F24, dopo spedizioni con indirizzi incompleti, mancavano solo i bollettini sbagliati e quindi inutilizzabili”.
Così il capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale Valerio Mancini torna sulla vicenda che tanto ha fatto discutere in questi giorni relativa ai bollettini Mav “sbagliati” della Tari arrivati nelle case dei tifernati.
“Se tutto questo fosse accaduto in un’azienda privata, – dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale – va bene il primo errore, va bene il secondo, ma dopo il terzo e il quarto, di sicuro qualche provvedimento sarebbe scattato. E invece assoluto silenzio, senza che i cittadini capiscano cosa stia succedendo. E poi tra un mese si vedranno arrivare un’altra bolletta, con un termine ampiamente scaduto, e fogli doppi da non capirci più nulla. Anzi, chi è riuscito a pagare, riceverà lo stesso un’altra bolletta, con il rischio di pagare due volte“.
L’esponente del Carroccio, che presenterà anche un’interpellanza urgente in Consiglio, si chiede quindi se questo sia un servizio o un disservizio, ritenendo insufficiente un comunicato stampa di quattro frasi da parte del gestore Sogepu per giustificare l’accaduto: “Una comunicazione capillare sarebbe stata più opportuna. Non sarebbe utile una campagna informativa con manifesti e locandine, per cercare di raggiungere la maggior parte degli utenti? Non sarebbe cosa buona chiedere l’eliminazione delle spese di commissione, da addebitare invece alla concessionaria responsabile di queste frittate? Non sarebbe utile aprire gli uffici al pubblico al mattino e nel pomeriggio permettendo il pagamento con il Pos e mettere temporaneamente più personale al centralino per dare le giuste informazioni e chiedere anche ‘scusa’?“.
Per quanto riguarda Sogepu, invece, Mancini aggiunge che “anche l’organo di vigilanza del Comune si era accorto della poca capacità del gestore nel riscuotere i tributi, arrivando persino ad ipotizzarne la messa in mora. Tradotto: avevano suggerito di far fare queste cose a persone più capaci. A quanto pare, però, non è farina del nostro sacco, ma di qualche consulente ‘tecnologico’ addirittura fuori Regione che ha sbagliato ancora. Forse Sogepu non ha personale capace per gestire cose che il nostro ufficio tributi del Comune ha fatto per decenni in modo ineccepibile? Inoltre, gli eventuali responsabili sono stati scelti con gara o affidamento diretto?”
In conclusione, tornando al punto della questione bollettini “sbagliati”, Mancini pensa che sia “necessaria un’operazione trasparenza, con l’indicazione delle responsabilità e l’addebito al gestore del costo dell’errore, piuttosto che a carico degli utenti, onde evitare la beffa e il danno che simili comportamenti generano. In più gli eventuali benefit di solito generosi elargiti sotto forma di indennità di risultato a favore di chi questa situazione l’ha prodotta, dovrebbero essere sospesi e utilizzati per abbassare le tariffe”.
Foto da Acs-Ufficio Stampa Consiglio regionale Umbria