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Bollettini respinti, caos rinnovi licenze di caccia

Sorpresa questa mattina (venerdì 12 agosto) per molti cacciatori umbri impegnati nel rinnovo annuale della licenza di caccia. Bollettini per i pagamenti respinti alle Poste dopo le 11. Nell’Alto Tevere, al Trasimeno, nel Perugino e in altre parti dell’Umbria. La Regione ha infatti chiuso il conto corrente della Tesoreria relativa a vari pagamenti che interessano la caccia, tra cui la tassa regionale, gli appostamenti fissi ed altri ancora.

I versamenti possono venire effettuati solo col sistema Pago PA Umbria, come ormai avviene per molti ambiti della pubblica amministrazione. Una procedura che già da qualche tempo è disponibile insieme a quella tradizionale del pagamento tramite bollettino. In attesa della definitiva trasmigrazione al solo sistema digitale. Solo che la novità, non comunicata alle associazioni venatorie, ha spiazzato quanti si erano preparati ad effettuare i pagamenti col bollettino. Con tante richieste di chiarimento che sono arrivate agli uffici della Regione.

E le associazioni venatorie che ancora una volta si sono dovute mobilitare e attrezzare, sconcertate per il fatto che la novità sia stata introdotta proprio in questo momento. Neanche il tempo di gioire per essere riuscite a indurre la Regione a risolvere il pasticcio sull’addestramento cani, ed ecco che si presenta loro un’altra grana.

Uno stop della procedura semplificata – con il blocco del conto della Regione n. 1035282415 – che pare sia stato gestito dall’Ufficio tributi della Regione Umbria, senza che i colleghi che gestiscono la materia caccia e pesca, pare, ne fossero a conoscenza.

E così, dopo il nodo della app per il tesserino elettronico che sta bloccando il via libera della caccia alla tortora, l’innovazione tecnologica si incrocia ancora con le doppiette.