Ben 59 famiglie di San Giustino, vessate da bollette di luce e gas salatissime – fino a 1400 euro mensili – rischiano di rimanere al buio da un giorno all’altro.
E’ l’incredibile situazione venutasi a creare nel residence “L’Anfiteatro” di via Tornabuoni, che nel tempo si è servito di un co-generatore di un’azienda privata – autonomo rispetto ad Enel – il quale, come da contratto, avrebbe dovuto far risparmiare a queste famiglie il 5% sulla tariffa nazionale. Un malfunzionamento dell’apparecchio, però, ha messo nei guai queste persone, poiché ha fatto sì che la corrente venisse fornita direttamente da Enel (e altre aziende del settore) con ricarichi molto più alti.
I residenti, che si sono rifiutati di pagare le ultime “astronomiche” bollette (molti hanno solo dato un acconto), si sono quindi visti recapitare nelle proprie case l’avviso dell’imminente distacco dell’energia elettrica entro giovedì scorso (15 giugno) ma ad oggi non ancora avvenuto. In previsione di questo disservizio, lo stesso giorno, il sindaco Paolo Fratini aveva addirittura attivato il Centro Operativo Comunale, per l’eventuale supporto alle famiglie in caso di criticità dovute all’assenza di luce e gas.
Fortunatamente, durante un vertice in Prefettura, il primo cittadino ha fatto sapere di aver ottenuto un temporaneo rinvio dello stop alle utenze (non è dato sapere fino a quando), pensando in primis “alle necessità delle persone più fragili“.
I residenti, sconsolati, oltre all’aiuto delle istituzioni, chiedono anche l’installazione di una nuova cabina che allacci l’intero residence ad Enel. “La colpa alla fine è ricaduta sui noi stessi perché abbiamo smesso di pagare e ora abbiamo circa 100 mila euro di debiti nei confronti di Enel – dicono gli abitanti de “L’Anfiteatro” – ma non ce la facciamo davvero più a sostenere queste cifre così alte”.