Sono 1.093 (per 3.320 persone) le utenze a Terni e nella sua provincia finanziate dal Fud 2016 (Fondo utenze deboli che potranno usufruire dei 150mila euro messi a disposizione anche quest’anno, in parti uguali, da Sii e Auri (ex Ati) in stretta collaborazione con la Consulta dei consumatori composta dai rappresentanti di Adoc, Adiconsum, Federconsumatori, CittadinanzaAttiva e Lega dei Consumatori.
Tutti i dati sono stati resi noti stamattina in una conferenza stampa dal presidente della Sii, Stefano Puliti, e dal nuovo amministratore delegato, Alessandro Carfì, che ha colto anche l’occasione per presentarsi ai giornalisti.
“La mia veste di amministratore delegato dell’azienda idrica ternana e di quella di Perugia – ha detto Carfì – è anche un modo per favorire tutte le sinergie possibili su un territorio piuttosto contenuto rispetto al numero di gestori esistenti e che quindi vede sia nell’Auri che nella legge regionale un percorso teso, quanto più possibile, a creare interrelazioni e aggregazioni fra i soggetti gestori”. Il nuovo amministratore delegato ha anche fornito alla stampa una sintesi delle sue principali esperienze professionali, citando quelle in Colombia, Perù, Repubblica Dominicana, Armenia e Albania. Successivamente si è poi occupato dei servizi idrici in Italia con l’incarico, nel 2010, di ad di Umbria Acque e quindi, nel 2014, di Pubbliacqua, gestore del servizio idrico di Firenze. Da dicembre 2016 è rientrato su Perugia ed ha poi assunto l’incarico anche a Terni.
Alla presenza di Roberto Spinsanti, dell’ufficio Direzione Area Impiantistica e reti dell’Auri, di Franco Santarelli, responsabile front office Sii, e dei rappresentanti dei consumatori (Beatrice Ciuchi, Alessia Antonelli e Fausto Mazzeschi), il presidente Puliti ha illustrato i dati relativi al Fud, definendoli “anche quest’anno molto importanti sia dal punto di vista numerico che da quello sociale. Grazie a questo strumento che abbiamo avviato da alcuni anni, essendo stati tra i primissimi in Italia a farlo – ha sottolineato – possiamo dare un aiuto concreto a quei nuclei famigliari disagiati dal punto di vista economico o che hanno particolari necessità”.
Il Fud è riservato alle utenze domestico-residenti, che abbiano un Isee inferiore o uguale a 12mila euro, e alle organizzazioni di volontariato Onlus, associazioni di promozione sociale o equivalenti. In base all’Isee indicato nelle domande che presentano i cittadini, è stato spiegato in conferenza stampa, Sii e Auri procedono all’erogazione dei fondi disponibili.
La ripartizione del fondo è stata così strutturata: 100mila e 884 euro sono state erogate su Terni a fronte di 701 domande accolte; 25mila e 24 euro nell’amerino (211 domande ammesse); 24mila e 131 euro nell’orvietano (181 domande approvate). Il finanziamento medio si attesta intorno ai 137 euro, con una media pro capite di poco più di 45 euro. Fra le curiosità, il presidente Puliti ha anche fornito i numeri riguardanti l’erogazione più alta e quella più bassa. Quella maggiore, ammontante a 674,16 euro, è stata assegnata ad una famiglia italiana monoreddito e con 8 figli a carico, quella più bassa, di 2,78 euro, rappresenta invece un semplice imponibile legato a vecchi residui. Da sottolineare anche la novità riguardante l’analisi delle domande accolte in base alla nazionalità. Dai dati estrapolati dalle richieste, risulta infatti che il 63% degli aventi diritto è composto da italiani e il 37% da utenti non italiani.
“Quest’anno – ha puntualizzato ancora il presidente – abbiamo accolto circa 200 domande in meno per via del fatto che i parametri dell’Isee sono stati modificati a livello nazionale”. Presidente e amministratore delegato, insieme all’Auri, hanno poi confermato la volontà di mantenere il Fud anche per il 2017, aiutati dalle normative nazionali. “E’ un’iniziativa importante – ha sottolineato Carfì – e che puntiamo a mantenere”.
Spinsanti, parlando a nome del presidente dell’Auri, Cristian Betti, assente per precedenti impegni, ha annunciato l’orientamento ad estendere il Fud anche al resto dei territori umbri.