Città di Castello

Bocconi “killer”, Sassolini “Fenomeno preoccupante, serve collaborazione cittadini-Comune”

Non accenna a fermarsi il triste fenomeno dei bocconi “killer” nell’Alta Valle del Tevere, in questi mesi riacutizzatosi soprattutto nella zona di Piosina (frazione più volte vessata da questi episodi). A tornare sull’argomento con una nuova interrogazione, è il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini, che già un anno fa propose di trattare il tema in Consiglio comunale, lanciando l’idea di premiare con 100 euro chi avesse aiutato le forze dell’ordine ad individuare i responsabili.

Nel febbraio 2016, ricorda il consigliere di opposizione, molti proprietari di cani si incontrarono lungo il percorso verde del fiume Tevere per un “Mob Dog” di protesta contro questi atti vili, che ebbe una forte eco in tutto il Centro Italia.

“Secondo i dati riportati da Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), – sottolinea Sassolini – nel 2016, in Italia, sono state circa 23500 le segnalazioni di cani avvelenati, di questi il 30% è morto. Un numero altissimo aumentato di circa 5700 casi rispetto al 2015. La stessa Aidaa, inoltre, segnala che solamente nel mese di gennaio 2017 le segnalazioni sono state circa 600“.

Se nel territorio comunale di Città di Castello i casi di animali morti a causa di polpette avvelenate sono apparentemente sporadiche, anche perché spesso non documentate, preoccupano maggiormente le sempre più frequenti segnalazioni del ritrovamento di bocconi “killer”

Già a suo tempo – conclude il capogruppo forzista – il Comandante della Polizia Municipale osservò che serve grande attenzione nel frequentare aree e spazi pubblici, ma anche i giardini privati: pare, infatti, che esche siano state gettate anche all’interno di recinti. Per risolvere questa triste situazione, potrebbe ulteriormente degenerare, è fondamentale la collaborazione dei cittadini e dell’amministrazione comunale.