Bocconi avvelenati fanno strage di animali domestici e selvatici in più punti dell’Umbria. Non c’è giorno in cui non muoiano per emorragia interna, dopo una agonia straziante, cani, gatti, volpi, istrici. Ma anche uccelli predatori, che direttamente o indirettamente hanno ingerito il veleno: poiane, gufi, aquile, che si cibano dei resti di animali morti per avvelenamento.
“Chi siano le menti criminali è facile immaginarlo – commenta il Wwf Perugia – anche seguendo quei rari casi, in cui dei bravi investigatori sono riusciti ad individuare la mente malata, che furtivamente e in maniera discreta e silenziosa ha disseminato un ampio territorio di polpette letali, normalmente imbottite con la stricnina (ormai rara e di non facile reperibilità), oppure più semplicemente con un più rozzo ma comunque efficace composto chimico, di più facile reperibilità di uso agricolo/domestico, come del banale diserbante, oppure lumachicidi, topicidi, non escludendo un arcaico rimedio altrettanto efficace, ovvero farcire la polpetta o sacchetto di carne, con scaglie di vetro e chiodi”.
L’ultimo caso, che ha fatto molto scalpore, le morti di animali selvatici a Monteleone di Spoleto, tra cui due grandi aquile. Un caso sul quale stanno lavorando in sinergia carabinieri forestali, polizia provinciale e locale, con l’ausilio delle guardie del Wwf di Perugia e Terni.
Di fronte al fenomeno allarmante che sta emergendo in Umbria, con la continua strage di animali, il coordinatore nazionale delle guardie del Wwf, Giampaolo Oddi, ha mobilitato anche unità cinofile specialistiche ovvero la guardia speciale a 4 zampe Eklia, un vero campione nella ricerca di veleni, esplosivi ed armi, con il suo conduttore Andrea Cucini, del Nucleo guardie Wwf di Siena, che si sono messi a disposizione del maresciallo Dario Bellachioma della Stazione carabinieri forestali di Monteleone, che stanno ora conducendo le doverose indagini.
Il Wwf di Perugia invita i possessori di animali e chiunque si imbatta in polpette “sospette” nei parchi urbani, lungo i percorsi verdi nei giardini, ad allertare immediatamente la Asl Veterinaria, il Comune e la polizia municipale, che hanno l’obbligo di legge di segnalare, circoscrivere e bonificare l’area probabilmente contaminata. La tempestività della segnalazione servirà a scongiurare altre morti o avvelenamenti.
Le guardie zoofile del Wwf, sono a disposizione per raccogliere denunce, segnalare le aree contaminate, collaborare con le autorità competenti, anche nel bonificare le aree sospette.