Enzo Gaudiosi si pronuncia sulla decisione della Giunta regionale Umbra di bocciare la mozione presentata per l’istituzione di un CIE. Catiuscia Marini ha affermato “che un CIE non risolve i problemi della sicurezza e non può essere confuso con i problemi sull’immigrazione”. Guadiosi nota come siano stati scritti diversi articoli di stampa di politici locali, sia di sinistra che di destra, nei quali si richiedeva e sosteneva l’istituzione di un CIE in Umbria. Ad oggi, lamenta il segretario confederale, non si è avuta risposta positiva. Afferma, inoltre in una nota, che “i cittadini e noi dell’UGL sappiamo chi ringraziare per aver scongiurato definitivamente il pericolo di avere per la nostra regione un futuro funesto, in quanto sicuramente invasa da delinquenti provenienti da ogni parte d’Italia”. Per istituire un CIE, bisogna avere in sede fissa un Reparto Mobile che possa garantire la vigilanza per 24 e gli interventi in caso di sommosse all’interno del centro di accoglienza. Ritorna però alla ribalta il problema economico: i continui tagli in tutti i settori non consentono di investire sul locale. Per Gaudiosi “oggi è meglio che i nostri politici locali concentrino i loro sforzi per elaborare strategie che possano risolvere i problemi delle famiglie e dei lavoratori umbri o magari, del trasporto pubblico o meglio, presentare progetti industriali per rilanciare le molte aziende della nostra regione che sono sull’orlo del fallimento”. Continua poi Gaudiosi affermando che “ogni clandestino, che sosta all’interno del “centro”, costa ai contribuenti circa € 70 al giorno, ed anche per questo sarebbe meglio sollecitare il Governo per far varare una legge che snellisca le procedure dei rimpatri, invece che per la nascita di un CIE. Inoltre, è auspicabile che la questura apra un “canale” diretto verso il CIE di Ponte Galeria – Roma, il più vicino alla nostra regione, ove poter accompagnare tutti i clandestini al fine di risparmiare risorse in termini di uomini e di denaro”.