Dopo l’approvazione in seconda commissione consiliare, e poi all’unanimità in Consiglio comunale, il gruppo del Partito Democratico esrpime soddisfazione per il risultato conseguito dalla risoluzione sul metanodotto Brindisi-Minervio.
La capogruppo Seriana Mariani, attraverso un comunicato stampa, considera inoltre “particolarmente importante il recepimento di tale questione anche da parte dei consiglieri del centro sinistra della Regione Umbria, che hanno presentato una mozione in Consiglio regionale, approvata anch’essa all’unanimità, e che rafforza quindi le nostre richieste, e quelle degli altri comuni interessati dall’attraversamento del gasdotto.
La mozione del Comune di Foligno e della Regione dell’Umbria chiede al ministero per lo Sviluppo Economico di individuare un tracciato alternativo a quello del progetto Snam Rete Gas; di non convocare la conferenza dei servizi programmata, prima della conclusione dei lavori del tavolo tecnico; di promuovere, unitamente alle altre regioni coinvolte, un approfondimento in sede di Conferenza Stato-Regioni sul progetto gasdotto Brindisi-Minerbio con lo spostamento del tracciato e della centrale di diramazione gas prevista a Colfiorito.
Si tratta infatti – viene sottolineato . di un tracciato che attraversa il territorio montano folignate, dove insistono aree naturali protette, siti d’importanza comunitaria, zone a protezione speciale, archeologiche ed aree agricole di pregio dal punto di vista paesaggistico, naturale, ambientale ed archeologico con elevato rischio sia dal punto di vista sismico che idrogeologico.
Nella nota piddina vengono ricordati i segnali d’attenzione verso lo sviluppo montano: dal museo archeologico all’area archeologica Plestina, il Parco di Colfiorito con la palude dell’altopiano, i sentieri escursionistici della via Lauretana e della via Francescana, i nuovi musei naturalistico e della memoria e il riconoscimento Igt della patata rossa di Colfiorito.
Nell’ultimo Consiglio comunale inoltre, a seguito della realizzazione di due mini impianti eolici nella zona montana d’Annifo, è stato approvato un altro importante ordine del giorno sulla regolamentazione dell’installazione di tali impianti, nelle zone di particolare pregio. Si è proposto di prevedere una maggior tutela paesaggistica, ambientale ed archeologica in quell’area, ancora integra e del tutto peculiare dal punto di vista naturalistico e della biodiversità, che la identificano come patrimonio Unesco.
L’Amministrazione comunale con quest’ultimo ordine del giorno, propone alla Regione di attivarsi per una propria programmazione strategica energetica e ambientale 2014-2020, affinché rinnovi la metodologia per l’individuazione dei siti ove installare gli impianti e disciplini, in maniera razionale e rispettosa della realtà paesaggistico-ambientale del nostro territorio, i futuri eventuali interventi.