Il Comune ha ripreso con il governo Monti i contatti che aveva avuto con il precedente esecutivo sull' emergenza droga, ed il sindaco Boccali, come aveva anticipato nei giorni scorsi, ha scritto una lettera al ministro degli esteri ed una al ministro degli interni, nel contesto di “un impegno – spiega – che continua su tutti i fronti possibili, e certamente il governo è chiamato a dare un contributo importante e, per certi aspetti, insostituibile”. Alla Farnesina Boccali chiede di attivare la collaborazione con le autorità tunisine per fermare il flusso di spacciatori che da Tunisi vengono direttamente a Perugia per alimentare la manovalanza del narcotraffico, ricordando che dal precedente governo italiano, ed in particolare dall'allora ministro Frattini e dal suo capo di gabinetto Terracciano, il Comune aveva ricevuto la piena disponibilità ad affrontare la questione. Il sindaco ricorda nella lettera anche il recente incontro a Palazzo dei Priori con l'ambasciatore tunisino a Roma, che ha promesso la sua disponibilità a lavorare insieme su questo fronte. “Le chiedo – ha scritto il sindaco al ministro Giuliomaria Terzi di Sant'Agata – di aiutare Perugia a risolvere questo aspetto del problema. Una collaborazione tra i nostri due Paesi, che per altro sono stretti da forti legami di amicizia, ed in particolare tra le loro autorità di Polizia, potrebbe dare il segnale forte che il viaggio Tunisi-Perugia per spacciare droga non è più praticabile”. Boccali ha poi invitato il ministro degli Interni a visitare Perugia per verificare insieme come rafforzare il contrasto al traffico degli stupefacenti. Dopo aver illustrato le principali azioni già in atto, il sindaco scrive al ministro Cancellieri: “resta il fatto che, nonostante la forte collaborazione tra le diverse istituzioni dello Stato, coordinate dal Prefetto, il traffico della droga a Perugia è un problema grave e va ben oltre quelli che possono essere considerati i livelli più o meno fisiologici presenti in ogni città. I perugini chiedono con forza allo Stato di garantire legalità e sicurezza. I perugini non hanno mai preso in considerazioni soluzioni estemporanee e demagogiche. Sono italiani fedeli e rispettosi delle istituzioni, ma non tollerano che spazi della loro città siano teatro di brutti spettacoli, espropriati da criminali e clienti per i loro traffici”. “Per questo – ha concluso Boccali – la invito a Perugia con spirito costruttivo e confidando che il governo possa dare alla città la risposta ferma di cui Perugia ha bisogno”.