Anche il sindaco Boccali ha partecipato questa mattina alla manifestazione promossa dall' Anci davanti al Senato. La protesta riguarda i meccanismi della spending review del governo, che, denuncia l' Anci, sono ulteriori tagli lineari che colpiscono i servizi, fanno arretrare la qualità della vita delle città e penalizzano soprattutto i comuni virtuosi. “I sindaci – dice Boccali – chiedono di essere convocati, attraverso l' Anci, e di poter discutere con il governo, perché fino ad ora non c'è stato nessun confronto ed i provvedimenti sono stati del tutto unilaterali. Si dimentica che le autonomie locali sono un pezzo dello Stato e devono poter interloquire con il governo centrale, soprattutto nelle materie che le riguardano direttamente”.
Altro tema è il meccanismo dei tagli. “Le situazioni dei Comuni in materia di finanze e di servizi sono diverse, a volte molto diverse – aggiunge Boccali – e la revisione della spesa deve poter incidere sulle singole amministrazioni, anche entrando nel dettaglio. Qui si è preso un righello e si è tracciata una linea. Rivedere la spesa in questo modo sarà forse la cosa più semplice ma è nello stesso tempo ingiusta ed inefficace e si penalizzano i Comuni che hanno conti in ordine e servizi da mantenere”.
Infine, il tema della crescita. “Serve sbloccare risorse per le città – conclude il sindaco di Perugia – perché i Comuni sono stati fino a ieri il principale motore dell'economia, e tale devono e possono tornare ad essere. Ormai è chiaro che i soli tagli non garantiscono l' uscita dal tunnel, ed il premier Monti ha ragione nel dire che contro le speculazioni della finanza conta l' economia reale, quella che è fatta di lavoro, occupazione, produzione. Sarebbe però ora di passare dalle enunciazioni teoriche ai fatti concreti”.