Ancora un blitz del Movimento 5 Stelle, ieri mattina (venerdì 11 dicembre), al canile comprensoriale di Lerchi (Città di Castello). Si tratta della seconda “visita a sorpresa”, da parte del consigliere regionale Maria Grazia Carbonari insieme al consigliere comunale Marco Gasperi (nella foto), dopo quella effettuata agli inizi del 2018. L’esito del recente sopralluogo però, a detta dei pentastellati, “non è stato certo migliore del primo“.
Questo lo stato del canile descritto dal consigliere Carbonari: “Una situazione rimasta invariata, pochi box, quasi 300 cani e un clima gelido. Ogni box conteneva 5 o 6 cani ma lo spazio interno è estremamente piccolo. La struttura fatiscente necessita sicuramente di ristrutturazioni e, visti i numeri degli ospiti, anche di un ampliamento”.
“Nell’aprile 2015 – dicono Carbonari e Gasperi – è stata approvata la Legge Regionale che tratta le norme per i diritti e la tutela degli animali. Purtroppo dobbiamo registrare ancora una volta una realtà estremamente frustrante, ossia quella dell’ennesima legge che è stata votata e mai applicata. Durante la visita ispettiva al canile di Città di Castello, ne abbiamo trovato ulteriore conferma, con spazi del tutto inadeguati al numero di animali ospitati. Ma l’impunità non è sola, bensì accompagnata dal più totale disinteresse di chi dovrebbe far rispettare queste leggi”.
Prima di andar Carbonari ha stretto la mano al gestore del canile, il quale a sua volta ha promesso di pubblicare le foto di tutti i cani per incentivarne l’adozione. “Nel canile di Lerchi – ha detto il consigliere regionale – risiedono circa 300 cani e i nostri concittadini spendono per loro circa 250mila euro all’anno, non pochi per un canile che di fatto non è nemmeno a norma. A Città di Castello, come in nessuna parte di Italia, non ci sono disponibili 250mila euro ogni 300 cristiani; spendiamo di più per il canile che per le persone e siamo pure fuori legge“.
I pentastellati hanno infine invitato l’Amministrazione comunale tifernate ad entrare con loro nel canile, verificare lo stato in cui versano le strutture e “immaginare i migliori amici dell’uomo che si ammassano in spazi angusti per proteggersi dal freddo. Invitiamo sindaco, assessore e tutta la compagnia a passare una notte a -7°C in un box semiaperto da dividersi in sei e con la pavimentazione marcia“.