La Divisione Polizia Amministrativa, su disposizione del Questore Nicolò D’Angelo, ha effettuato una serie di controlli in tutta la provincia presso armerie, depositi e rivendite di prodotti esplodenti .Gli agenti, coordinati dal Primo Dirigente Dott.ssa Maria Letizia Tomaselli, hanno controllato 47 esercizi riscontrando alcune irregolarità di carattere amministrativo, di non rilevante entità; le violazioni più gravi sono state riscontrate presso tre armerie per le quali sono stati adottati una diffida e due provvedimenti di chiusura temporanea.
In un' armeria della zona del Tuderte si è constatata una non attenta tenuta delle armi alcune delle quali, esposte al pubblico, non risultavano debitamente ancorate in modo tale da non essere facilmente asportate; denuncia penale per violazioni al TULPS per il titolare che, è stato formalmente diffidato dal Questore, fatti salvi ulteriori provvedimenti in caso di recidiva.
In un' armeria della zona del Trasimeno è stata verificata la detenzione di un numero di armi superiore a quello autorizzato, peraltro non registrate prontamente; il titolare è stato denunciato per i reati di cui all’art 17 Tulps – R.D. 773/1931 che punisce le inosservanze alle prescrizioni della licenza con l’arresto fino a tre mesi o al pagamento di un’ammenda e il Questore ha applicato la misura della sospensione della licenza per giorni 7.
A Foligno – La più gravi violazioni sono state riscontrate presso un’armeria del folignate, dove il titolare aveva omesso di registrare le operazioni di acquisto e cessioni di armi fin dal 2009 ; peraltro deteneva i prodotti esplodenti (munizioni e articoli pirotecnici) unitamente ad altro materiale facilmente infiammabile. Per tali violazioni il responsabile dell’armeria è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per violazioni al TULPS che prevedono la sanzione dell’arresto fino ad un anno e l’ammenda da 2.000 a 10.000 euro; la licenza è stata sospesa dal Questore per la durata di giorni 30.