Categorie: Cronaca Perugia

Blitz all’alba per stanare latitante, “io criminale ma ricco”

Quando lo hanno arrestato si è vantato per il denaro che è riuscito ad accumulare in anni di reati. In effetti era uno dei latitanti più ricercati a Perugia. Fino a 24 ore fa, quando, D.M.C., rumeno del 1981 è stato catturato con un blitz che si è svolto all’alba.

Si è vantato della sua carriere criminale. Nella sua carriera criminale,  arresti e denunce per reati di associazione per delinquere e lo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e reati contro il patrimonio. Il 34enne infatti, durante la sua lunga permanenza in Italia, ha commesso diverse decine di furti, per lo più ai danni di attività commerciali, e in questo modo – come lui stesso ha confidato, vantandosene, agli agenti che lo hanno arrestato – ha accumulato un significativo patrimonio personale. Ed è proprio in relazione ad uno dei tanti furti commessi che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, nel 2011, ha emesso nei suoi confronti un ordine di esecuzione per la carcerazione, dovendo scontare la bellezza di 5 anni, 3 mesi e 15 giorni di reclusione.

Così si è arrivati alla sua cattura. E’ la sera dell’8 maggio quando un cittadino romeno in partenza da Perugia per Bucarest con volo Wizzair insospettisce gli agenti del posto fisso di polizia che decidono di perquisire il suo appartamento appartamento di Via Settevalli. All’interno dell’immobile non c’è nessuno ma, gli agenti notano inequivocabili segni di qualcun altro che aveva appena consumato un pasto.

Così viene pianificato dalla Squadra Volante un vero e proprio blitz, col contributo anche di un paio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine. L’occasione migliore appare alle prime ore di  domenica mattina; gli  agenti circondano l’immobile di Via Settevalli, posizionati in modo tale da ostruire ogni possibile via di fuga. I poliziotti bussano alla porta, nessuno apre, ma si odono alcuni rumori provenire dall’interno. Capiscono allora di essere sulla buona strada ed allertano anche i vigili del fuoco, in modo da poter entrare nello stabile, con le buone o con le cattive.

L’arresto. Finalmente lo straniero, rendendosi conto che le forze dell’ordine stanno per procedere coattivamente, apre e si consegna agli agenti. Nell’appartamento si procede alla verifica delle sue generalità e si scopre che quell’uomo è proprio D.M.C.. La Polizia, d’intesa col P.M. Mara Pucci, provvede ad associarlo presso la locale casa circondariale ; per il 34enne, si prospetta dunque un lungo soggiorno a Capanne.