Il giovane avrebbe rifornito anche un ragazzo appena maggiorenne di Città di Castello, episodio da cui era partita l'operazione proprio per individuare il fornitore
I carabinieri di Città di Castello hanno portato a termine, ieri mattina (29 agosto), un’operazione avviata nei mesi scorsi, finalizzata all’individuazione di un uomo sospettato di detenere stupefacenti a fini di spaccio per tutto l’Altotevere.
Le indagini erano partite da un sequestro eseguito mesi fa dagli stessi militari nel centro storico di Città di Castello, dove era stato fermato un ragazzo tifernate, appena maggiorenne, trovato in possesso di circa 20 grammi di hashish e materiale solitamente utilizzato dagli spacciatori per il confezionamento e la vendita della droga.
I successivi approfondimenti, finalizzati a scovare il possibile fornitore del giovane, anche attraverso numerosi appostamenti, hanno consentito di concentrare le attenzioni su un 23enne abitante in un Comune della provincia di Arezzo.
Un’ipotesi investigativa che, nella mattinata di ieri, ha trovato riscontro, quando nel corso di una perquisizione domiciliare delegata dall’Autorità Giudiziaria di Perugia, effettuata alle prime luci dell’alba nell’abitazione del sospetto, i militari hanno rivenuto circa 100 grammi di hashish, 170 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento ed una modesta somma in danaro ritenuta provento dell’attività illecita.
Immediatamente arrestato, il 23enne è stato posto in regime di arresti domiciliari nella casa di residenza, in attesa di essere processato per direttissima presso il Tribunale di Arezzo.