Come annunciato nei giorni scorsi, nel pomeriggio di ieri si è tenuta la commissione tecnica relativa agli impianti di cogenerazione a biomassa di Madonna di Lugo. In apertura di riunione il coordinatore del tavolo Angelo Cerquiglini, Direttore Generale del Comune di Spoleto, ha distribuito ai presenti il documento predisposto dagli uffici comunali che illustra tutto l’iter svolto dai vari enti interessati, fino alla Conferenza di Servizi svolta nella sede della Provincia di Perugia il 17 novembre scorso, nel corso della quale sono state rilasciate le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera.
Subito dopo l’avv. Fabrizio Gentili, presente all’incontro in rappresentanza di Italia Nostra, Comitato Rifiuti Zero e Legambiente ha illustrato il documento congiunto delle associazioni informando i componenti della Commissione circa la decisione di non presenziare ai lavori. Dopo aver dato lettura del documento, che è stato messo agli atti, l’avv. Gentili ha abbandonato la riunione.
Nel corso della riunione è intervenuto il Prof. Francesco Grignani dell’Università degli Studi di Perugia sulle affermazioni contenute nel documento presentato da Italia Nostra, Comitato Rifiuti Zero e Legambiente in relazione ai rischi per la salute dei cittadini derivanti dalle emissioni. Dopo aver precisato che, insieme al Prof. Vito Mastrandrea, è intervenuto in qualità di indipendente contattato dalle aziende interessate per la sua esperienza scientifica, ha spiegato che, per quanto riguarda i rischi per la salute, alcune delle sostanze citate dalle associazioni non sono presenti nelle emissioni e che gli impianti non costituiscono un fattore significativo di incremento di rischio per la salute umana.
Per tutti gli aspetti scientifici, ha spiegato il Prof. Grignani “si rimanda integralmente a quanto contenuto nella relazione cofirmata dal Prof. Vito Mastrandrea, che è stata depositata e messa agli atti nel corso delle Conferenze di Servizi svolte in Provincia per il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera”.
In particolare la relazione spiega che “il funzionamento dell’impianto di Cogenerazione di Madonna di Lugo non compromette la qualità dell’aria” perché “i valori delle concentrazioni degli inquinanti nelle emissioni (CO, NO2, PM10) sono al di sotto di quelli stabiliti dalla normativa vigente”. Non solo. Lo studio del Prof. Grignani e del Prof. Mastrandrea certifica sia che “nelle emissioni non sono presenti metalli pesanti, idrocarburi aromatici policiclici ed altre sostante tossiche”, sia che “l’incremento massimo di monossido di carbonio (CO) sarà circa 400 volte inferiore al valore di concentrazione media considerato buono”. Stesso discorso anche per quanto riguarda il Diossido di Azoto (NO2), le cui ricadute “sono di gran lunga inferiori al valore della soglia di attenzione in conformità alle normative vigenti”, sia per le emissioni di PM10 che “rimangono ampiamente al di sotto delle soglie di attenzione stabilite a norma di legge”.
Insieme alla relazione scientifica, che ha certificato l’effettivo impatto del funzionamento dei cogeneratori dimostrando, numeri alla mano, che i rischi per la salute dei cittadini e per l’ambiente non sono rappresentati in maniera veritiera da Italia Nostra, Comitato Rifiuti Zero e Legambiente, il Comune di Spoleto è intervenuto, nell’ultima Conferenza di Servizi, inserendo prescrizioni molto stringenti a carico delle aziende: dalla comunicazione costante sul rispetto delle soglie di emissione secondo i parametri previsti dall’ARPA, all’installazione di una centralina di monitoraggio in continuum previa effettuazione di uno studio sulla ricaduta al suolo degli inquinanti emessi; dalla misurazione quadrimestrale degli inquinanti, alla redazione di tabelle riepilogative del monitoraggio in continuum da fornire a Comune, ARPA e Regione, fino alla tenuta di un registro di carico e scarico che attesti il quantitativo e la provenienza giornaliera dell’olio vegetale da utilizzare quale combustibile per gli impianti.
Articolo correlato