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BIOMASSE A GUALDO CATTANEO, ECCO PERCHE' LA REGIONE E' FAVOREVOLE

Mentre fervono le polemiche nei comuni di Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria sulla locale centrale Enel, a riproporre la possibilità di un impianto a biomasse in quel sito produttivo è l'assessore regionale Lamberto Bottini.”La riconversione del 10% a biomasse della Centrale di Bastardo equivale a una diminuzione di emissione di Co2 nell'aria di 80-90 mila tonnellate annue”. Queste le parole di Bottini intervenuto in II Commissione consiliare, presieduta da Franco Tomassoni, in merito alla Centrale elettrica a carbone di Gualdo Cattaneo ed anticipando quanto verrà discusso domani nella seduta del Consiglio regionale dove l'argomento è all'ordine del giorno.Bottini ha anche sottolineato che “l'eventuale materiale proveniente da biomasse agricole dovrà provenire esclusivamente dall'Umbria. Giornalmente – ha spiegato – sarebbero necessarie 360 tonnellate di materiale”.Tra i passaggi più significativi della relazione dell'assessore, da registrare che “rispetto al programma del Ministero, la Regione ha istituito una commissione per il sostegno all'Arpa nella prima valutazione del progetto Enel. Il risultato valutativo sarà propedeutico per il rilascio delle autorizzazioni ministeriali necessarie. Lo studio dovrà approfondire – ha detto Bottini – anche la tutela dell'acqua, le emissioni di Co2 e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla stessa centrale. Ad oggi, comunque – ha fatto sapere – il ‘quadro' è fermo rispetto al rilascio di ogni documento attestante la regolarità”. L'assessore ha anche assicurato che “ogni decisione verrà concertata con le popolazioni interessate” e che “c'è una diversità sostanziale, in merito alla valutazione del progetto Enel, tra il Consiglio comunale di Giano dell'Umbria e quello di Gualdo Cattaneo. Possibilista il primo, nettamente contrario il secondo. La Regione – ha aggiunto Bottini – ha favorito il riallacciarsi del rapporto tra Enel e Comune di Gualdo Cattaneo”.L'assessore ha fatto intendere che nel rapporto con il Comune, in cui il sito risiede (Ponte di Ferro di Gualdo Cattaneo), l'Enel, in caso di mancanza di uno scatto qualitativo, è disposta a “togliere il piede dall'acceleratore”.Presente, in audizione, anche l'assessore all'Agricoltura Carlo Liviantoni che ha sottolineato come “le biomasse, eventualmente da usare, sarebbero esclusivamente di produzione agricola” e che “l'assessorato, insieme ad Enel e Università di Perugia stanno approfondendo uno studio sulla produzione di biomasse per cogenerare energia al fine di far fronte ad una diversificazione produttiva. Finora – ha fatto sapere – le organizzazioni professionali hanno manifestato il loro disinteresse a causa dei bassissimi utili prodotti”.Preoccupazione e richiesta di maggiori delucidazioni per la riconversione parziale della centrale a carbone di Bastardo è stata espressa dai consiglieri del centro destra presenti in Commissione: Franco Zaffini, Alfredo De Sio e Andrea Lignani Marchesani (An); Pietro Laffranco (CdL per l'Umbria); Ada Urbani (FI) e Aldo Tracchegiani (La Destra). Molteplici le domande rivolte ai due assessori i quali, in modo dettagliato, approfondiranno i quesiti nella seduta di domani dell'assemblea regionale.