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Bioedilizia, iniziativa sui problemi pratici quotidiani e convivenza in condominio

L’acustica in bioedilizia, problemi pratici quotidiani e convivenza in condominio, è il tema dell’incontro che ha visto la partecipazione di oltre cento addetti ai lavori, tra tecnici, ingegneri, titolari di aziende, tutti interessati alla bioedilizia ritenuta una buona occasione di sviluppo anche per le imprese ternane. Il coordinatore dei lavori di oggi Claudio Lamberini, della Boxylab appartenente al Polo umbro dei materiali speciali e nanotecnolopgie –sezione acustica. Hanno partecipato, con le lore relazioni, il magistrato Alberto Celeste che si è occupato degli aspetti legati alla convivenza nei condomini, il presidente dell’Ater Umbria Alessandro Almadori, il responsabile dello sportello condominio della Camera di Commercio di Pistoia, Katiuscia De Angelis dell’Arpa, Giorgio Bandinelli del dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Perugia, Luigi Torre del dipartimento ingegneria civile e ambientale dell’Università di Perugia, Carmine Buttari dell’Innovation Managment. Il convegno rientra nella Rete mediterranea di strutture di interfaccia tecnologica, Med Technopolis.
“E’ importante – dichiara l’assessore all’Urbanistica Marco Malatesta – l’iniziativa sulla bioedilizia che da mesi Sviluppumbria ha intrapreso, insieme al Comune di Terni, e che ha portato alla presentazione di circa 20 progetti di produzione e di servizi legati a questo settore. Di particolare interesse, legata al confort delle abitazioni, il tema dell’acustica, intesa come isolamento e riduzione dell’inquinamento. Un argomento di particolare interesse sia nell’ambito condominiale che nei rapporti tra residenti e attività produttive. Una pratica applicazione delle tecnologie oggi oggetto del convegno è quella per ridurre l’impatto dei locali pubblici al centro della città. La presenza del polo umbro dei materiali speciali è fondamentale sia per un ruolo esecutivo di sviluppo delle tecnologie che come indirizzo per futuri finanziamenti pubblici incentrati su progetti di filiera. Questi dovrebbero essere gli scopi del polo dell’innovazione”.