di Damiano Stufara (*)
Recentemente si è avuta notizia della presenza di un progetto per la realizzazione di un biodigestore della potenza di 1 MW nella zona di Valle Antica, nel Comune di San Gemini. Benché agli atti non risulti ancora nulla, ai residenti della zona è già stata inviata una lettera da parte del proprietario del terreno dove dovrebbe sorgere l'impianto in cui viene prospettata questa ipotesi, senza alcuna considerazione né delle distanze minime dalle abitazioni previste dal recente Regolamento Regionale sulle rinnovabili, né dei danni che arrecherebbe all'area in questione un'infrastruttura che, per dimensioni e potenza, è evidentemente di tipo industriale.
Siamo dunque di fronte ad un progetto non solo incompatibile con gli obiettivi di tutela di qualità dell'ambiente e dell'aria, ma del tutto estraneo alla vocazione specifica di un'area di pregio, dove insistono non solo edifici a uso residenziale, ma anche insediamenti turistico-commerciali, che verrebbero quindi irrimediabilmente danneggiati dalla realizzazione dell'impianto.
Il Gruppo consiliare del Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione della Sinistra ritiene necessario che si faccia chiarezza su questa vicenda, che si sta svolgendo senza un adeguato confronto con le istituzioni e la cittadinanza e in contrasto con i criteri fissati dal Regolamento Regionale sulle rinnovabili. Il Comune è dunque chiamato a svolgere tempestivamente il proprio ruolo di garanzia verso la comunità e ad impedire che il progetto abbia seguito, in ultimo servendosi della possibilità, prevista dal comma 3 dell'articolo 12 del Regolamento sulle Rinnovabili, di individuare ulteriori aree non idonee all'installazione di impianti di produzione di energia, azione questa richiesta dai rappresentanti di Rifondazione Comunista di San Gemini, oltreché dai cittadini di quel territorio, che noi ci sentiamo di sostenere in pieno.
(*) capogruppo Fds e Prc