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BIMBO DIVERSAMENTE ABILE: TRIBUNALE PERUGIA CONDANNA ASL3 SPOLETO-FOLIGNO A PAGARE CARROZZINA (Dì la tua)

Importante ordinanza del Tribunale di Perugia: grazie a Cittadinanzattiva, Luigi (nome di fantasia) ha vinto la sua battaglia. Luigi è un bimbo diversamente abile di Spoleto al quale è stata prescritta una carrozzina elettrica speciale, in grado di verticalizzarsi e contrastare l’evolversi della sua disabilità.

In un primo momento, l’Azienda Sanitaria Locale aveva negato la concessione dell’ausilio non essendo lo stesso compreso nell’elenco degli ausili la cui fornitura può essere autorizzata con costi a carico delle Asl.

Ovviamente la famiglia di Luigi non ha desistito, appellandosi ad una legge del 1999 che riservava alle Asl la possibilità di spesa in casi di gravi tipologie di disabilità. La Asl3 ha quindi avviato il procedimento amministrativo autorizzando però solo una parte della spesa necessaria: una situazione che ha messo in difficoltà i famigliari del piccolo che avrebbero dovuto sborsare oltre 10.000 euro per il pagamento della differenza di prezzo dell’ausilio.

E’ a questo punto che è intervenuto il Tribunale dei diritti del malato, con la sua responsabile Rossana Santi, l’Avvocato Alessandra Santarelli (Giustizia per i Diritti) e l’associazione Cittadinanzattiva che hanno assistito la famiglia spoletina nel ricorso presentato al Tribunale di Perugia. Il verdetto dei giudici è arrivato nei giorni scorsi: la Asl3 è stata condannata a corrispondere la somma residua del prezzo di acquisto della carrozzina. E non poteva essere diversamente, trattandosi di diritto alla salute costituzionalmente garantito. “Una ordinanza che riveste un’importanza fondamentale per il futuro di tutti i bimbi con gravi disabilità che si sono visti negare ausili indispensabili dalle Asl – scrive la mamma del bambino -, che essendo ormai aziende a tutti gli effetti, pensano solo ai bilanci, quasi tutti passivi, attuando una politica gestionale che, non sapendo come eliminare gli innumerevoli sprechi, taglia i costi di servizi e presidi destinati ai più deboli”. “L’emozione più grande” scrive il papà, “è stata vedere mio figlio con i capelli al vento…”