Categorie: Città di Castello Cronaca

Bimbo accoltellato, la madre affetta da “totale amnesia” / Il piccolo fuori dal coma, è vigile ma la prognosi resta riservata

Sa.Mi. e Ale. Chi.

Aggiornamento ore 16.54 – La direzione del presidio ospedaliero di Città di Castello ha comunicato che al bambino, ricoverato lo scorso 16 ottobre per ferite multiple, è stato interrotto il coma farmacologico. Ancora ricoverato nell’' unità operativa di rianimazione, il piccolo paziente è attualmente vigile e cosciente. Le sue condizioni sono in fase di miglioramento, pur non potendo escludere possibili altre complicanze. La prognosi resta riservata.

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Ore 14.38 – Il giudice per le indagini preliminari di Perugia Lidia Brutti ha convalidato questa mattina l'arresto della madre che martedì scorso in preda ad un crisi nervosa ha sferrato contro il figlioletto undici fendenti con un coltello da cucina.

Il bambino sempre grave ma stabile. Il bimbo, le cui condizioni sono gravi ma stabili è ancora in prognosi riservata nell'ospedale di Città di Castello. Ogni ora che passa è fondamentale in questa situazione. Come spiegano anche dall'ospedale, dove l' undicenne affetto da disturbi comportamentali sta ricevendo le massime cure. Al suo capezzale il padre, il primo ad accorrere e ad accorgersi della tragedia che si stava consumando tra le mura della villetta nel quartiere di Promano a Città di Castello.

Convalidato arresto. La donna di 50 anni risulta affetta da una “totale amnesia”, ed è stata trasferita nel reparto psichiatrico del Santa Maria della Misericordia di Perugia. Continuamente piantonata ed in stato di arresto ricorderebbe della vicenda soltanto il momento i cui i carabinieri sono entrati in casa. Questo è quanto sarebbe emerso oggi durante l'udienza di convalida alla presenza del Gip e del sostituto procuratore Angela Avila, che con l' avvocato della donna Marcello Pecorari hanno sentito anche il parere dei medici. Per poi scegliere di non procedere con l'interrogatorio di garanzia. “Ci è stato detto – ha spiegato il legale in una nota – che la signora ha una amnesia totale su quanto successo. Ricorda infatti solo la presenza dei carabinieri in casa, senza però saperne spiegare il motivo. Secondo i medici sarebbe stato rischioso procedere all'interrogatorio di garanzia nel quale le sarebbero dovuti essere contestati i fatti successi. Il gip ha quindi convalidato l'arresto e disposto la detenzione nella struttura ospedaliera”.

Disposte le visite con il marito. Il Giudice Brutti ha poi nominato un curatore speciale nella persona del fratello della donna, che di professione fa il medico ed ha autorizzato gli incontri con il marito. Proprio il marito avrebbe atteso nella corsia del reparto che si concludesse l' udienza per poi fare ritorno all' ospedale di Città di Castello dal bambino.

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