“E’ come se fosse nata una seconda volta”. Con queste parole Francesca De Santis, la mamma della bambina che ha rischiato di morire annegata giovedì scorso nella piscina di un agriturismo spoletino, esprime a tuttoggi.info tutta la gioia per aver potuto riabbracciare il suo angelo, che è ormai fuori pericolo e che domani dovrebbe lasciare il reparto di rianimazione. “Vederla sorridere scalda il cuore – ci racconta al telefono Francesca – mi sembra ancora più bella di prima”. Ieri mamma e figlia hanno giocato a lungo, tra mille coccole, con la piccola che ha dovuto mangiare fino all’ultima briciola un grosso pezzo di pizza come penitenza per aver perso a morra cinese.
Il 23 agosto compirà 8 anni, la mamma ci confida che le piacerebbe molto poterla festeggiare in piazza con parenti, amici, conoscenti e tutti coloro che in questi terribili giorni le sono stati vicini anche solo con un pensiero. “Magari si potrebbe chiedere al sindaco di concederci una location adatta per la festa – ipotizza – intanto voglio ringraziare tutti coloro che hanno pregato per il mio angelo, quello che è successo a lei non deve succedere a nessun altro bambino, a nessun altra creatura innocente”.
Inevitabilmente il pensiero corre a quel maledetto giovedì. Le grida al telefono della figlia più grande che le racconta l’accaduto, la corsa in ospedale, il trasferimento disperato ad Ancona, l’angosciosa attesa di qualche notizia positiva. “Non posso dimenticare che appena una settimana fa mia figlia stava per morire”, dice Francesca, che punta l’indice contro gli organizzatori del campus e la vigilanza, oltre a non gradire affatto “gesti e parole di cui in questo momento non abbiamo alcun bisogno, inclusi certi sms che ho già portato all’attenzione del nostro avvocato”. Un concetto, questo, già espresso con un post nel suo profilo facebook, dove ieri con una foto ha dato la buona notizia sulle condizioni della figlia.
Intanto la Procura della Repubblica di Spoleto procede nell’esame degli atti acquisiti dai Carabinieri – che nei giorni scorsi hanno ascoltato diversi testimoni – e non si esclude che a breve possano essere iscritte delle persone nel registro degli indagati. Si tratta comunque di un’inchiesta delicata, che ovviamente risentirà del buon decorso sanitario della malcapitata bambina.
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