di Andrea Bartocci (*)
Venerdì 20 dicembre il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione per l'anno in corso.
L'approvazione di tale documento ad esercizio di riferimento quasi concluso può apparire paradossale, ma in realtà rispecchia in pieno sia la situazione finanziaria generale degli enti locali, in particolare dei Comuni, nel nostro Paese, caratterizzata da una lunghissima stagione di risorse decrescenti e di cui non si intravede la fine, che la situazione particolare del nostro Comune.
Ad una situazione generale di difficoltà, Spoleto infatti ha visto aggiungersi la necessità di predisporre un piano di rientro dal disavanzo emerso nei mesi scorsi.
A questo proposito, diamo atto all'Amministrazione di aver agito, forse con qualche titubanza o qualche ritardo, ma di averlo fatto a viso aperto nei confronti dei cittadini, non nascondendo le difficoltà che ci attenderanno nei prossimi anni.
Quello che va chiaramente detto è che è finita, per sempre, la stagione che è stata in voga per una decina d'anni e che ha portato alla situazione di oggi. I soldi sono il problema e chi per anni ha amministrato non tenendone conto ha causato danni gravi alla Città.
L’attività di questa Amministrazione ha consentito, sin dal 2010, di eliminare buona parte delle eredità contabili del passato, cosa che ha consentito di evitare il dissesto del Comune ed il commissariamento.
Seppur auspicato da qualche forza politica, il commissariamento avrebbe in realtà costituito da un lato un rimedio molto doloroso in termini di tagli dei servizi e di aumento delle tasse e dall'altro avrebbe costituito una fuga dalle proprie responsabilità di tutta la classe politica cittadina, senza eccezione alcuna, che il Partito Democratico ed i suoi consiglieri, al contrario, si sono assunti fino in fondo.
Ora è giunto il momento di costruire la Spoleto del 2020 e che la Politica, cioè i Cittadini, indichi le priorità e gli obiettivi, che devono poggiare su risorse realmente disponibili, aumentando la capacità di captarle là dove sono.
Ma è giunto, soprattutto, il momento che Spoleto capisca e decida cosa vuole fare di se stessa, superando divisioni e particolarismi che hanno impedito per troppo tempo di portare avanti un progetto unitario di sviluppo.
(*) Segretario Partito Democratico di Spoleto