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Alla fine non ha retto al pressing dell’opposizione che da mesi denuncia che il bilancio del comune di Spoleto è a dir poco ‘falsato’ e ha deciso di vuotare il sacco. Gettando una inquietante ombra sull’attuale gestione ma, soprattutto, su quelle passate. Angelo Cerquiglini, il ragioniere di Valtopina chiamato nel 2004 dall’ex sindaco Massimo Brunini e riconfermato da Benedetti nel doppio incarico di dirigente del bilancio e direttore generale, ieri pomeriggio ha ammesso che nel bilancio consuntivo 2012 ci sono ‘diversi errori’. Di più. A sentire le parole del dirigente, pare che siano diversi i documenti contabili che non risponderebbero a verità, più o meno quelli degli ultimi 30 anni! E che rischiano di chiamare in causa i relativi vertici dirigenziali nonché i revisori dei conti. Frasi pesantissime quelle usate dal d.g. quando mancavano ormai più pochi minuti alla votazione sulla mozione sfiducia presentata dalla minoranza. E che hanno spiazzato i più, inclusa l’opposizione che si è tolta così ache l’ultimo dubbio sul presentare quanto prima un esposto alla Procura regionale della Corte dei conti ma anche alla Procura del Tribunale di Spoleto.
Il dibattito – fino a quel momento i due schieramenti si sono equamente divisi a scena. Pd e Psi hanno fatto quadrato intorno al primo cittadino anche se c’è stato qualche distinguo come Paolo Martellini e Giandomenico Montesi che hanno apertamente detto di non “aver più fiducia nel management” o Marco De Angelis (Lista civica) che ha annunciato le proprie dimissioni per settembre prossimo se Benedetti non nominerà un consulente ‘terzo’ in grado di chiarire la situazione. Vestiva i panni del crociato Silvano Pompili che ha minimizzato la questione ad un paio di ‘poste da 10-20 mila euro”: frase che ha mandato su tutte le furie il collega Cardarelli (Rinnovamento) che gli si è avvicinato mostrandogli il faldone che, secondo l’opposizione, conterebbe “non meno di 3 milioni di buco”. Gli scranni della minoranza si sono fatti sentire con il duo Profili-Loretoni che hanno richiamato le responsabilità non solo di dirigenti e funzionari del settore bilancio ma anche quelle di Giunta e consiglio che “pur sapendo ormai da settimane la verità, nulla hanno fatto per contrastarla”. I due consiglieri, cui va il merito di aver scovato il ‘buco’, non hanno risparmiato nulla a Cerquiglini & Co.. Grifoni (Terzo Polo) ha richiamato la vicenda sotto il profilo più etico che politico “visto che tanto fra 8 mesi si tornerà a votare. Benedetti dovrebbe dimettersi, ma ho più timore che questi comportamenti possano proseguire nei prossimi mesi”. Il sindaco Benedetti nei due interventi ha ribadito che una volta che saranno accertati gli errori i responsabili saranno chiamati a rispondere in proprio. Poi è passato a spiegare quanto fatto in questi anni e quali sforzi l’ente ha dovuto sostenere per mantenere i vari servizi.
Il j’accuse di Cerquiglini – che il d.g. fosse nervoso lo si era intuito dalle sigarette fumate fuori dall’Aula, proprio lui che era un salutista della prima ora da aver fatto allestire una palestra all’interno del Palazzo. Cerquiglini è partito subito all’attacco del ‘passato’, a cominciare, pur senza mai fare nomi, da chi lo ha preceduto al vertice del management, ovvero l’ex city manager Americioni. Ma chiamando in causa anche gli Organi di controllo: “Sono arrivato qua a ottobre 2004 e in questi anni abbiamo avuto 4 ispezioni, tre della Corte dei conti, 1 della Ragioneria generale dello Stato che ci hanno rivoltato come calzini”. Cerquiglini denuncia un certo imbarazzo, a volte tocca temi che non c’azzeccano nulla con la vicenda: “quando sono arrivato avevo tre scelte: o non venivo, o dichiaravo il dissesto finanziario oppure cercavo di riequilibrare le sorti di questo Comune senza creare danni all’intero territorio cercando di comportarmi come il buon padre di famiglia. Per questo ringrazio il consigliere Hanke (Terzo Polo, n.d.r.), l’unico che ha fatto riferimento ai problemi che c’erano già da prima della Giunta Benedetti”. Non è finita. Cerquiglini denuncia una cosa inaudita: “in bilancio abbiamo trovato mutui mai contratti, ad esempio uno per 4 miliardi di vecchie lire, alcuni di questi risalgono agli anni ‘70”. “Domani stesso (oggi, n.d.r.) invierò una relazione alla Corte dei conti con tutti i numeri in ordine e ciò che abbiamo fatto in questi anni. A settembre poi, in fase di riequilibrio, elimineremo questi residui insussistenti, questi errori….faremo tutte le verifiche necessarie per riconquistare la vostra fiducia “ ha continuato rivolto all’Aula “mi prendo tutta la responsabilità per non averlo fatto prima, avremo un bilancio chiarissimo, unico in Italia! ”
Cerquiglini ha anche contestato la versione dell’opposizione “non sono quelle le cifre (3 milioni dice la minoranza, n.d.r), sono minori” senza però specificare quanto, e respinto l’ipotesi di un consulente esterno: “non credo che ne avremo bisogno, i revisori stanno facendo controlli residuo per residuo e ci avvarremo anche della Corte, sarà questa a dire se siamo stato taroccatori o meno. Il Tuel comunque prevede che in fase di riequilibrio si possano sistemare cose come queste e il fondo di svalutazione dei crediti che nel prossimo bilancio sarà di 2,2 milioni di euro ci tornerà utile”. L’inusuale difesa si è conclusa con una neanche tanto velata minaccia: “se devo fare il ragioniere lo so fare benissimo e ora inizierò a farlo”. Sempre che per la Procura della Corte dei Conti non sia troppo tardi.
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