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Bilancio Spoleto, devastante relazione dei revisori dei conti “Tutto da rifare” / Il 'giallo' del milione a U.M.

Jac. Bru.

E’ una lettera pesantissima sia nella forma che nella sostanza quella che i revisori dei conti del Comune di Spoleto Ada Pompili e Paolo Burini (il terzo membro del collegio Marco Silvestrini ha recentemente rassegnato le dimissioni) hanno inviato al sindaco Daniele Benedetti, al presidente del consiglio comunale Patrizia Cristofori e alla Corte dei Conti di Perugia. Una lettera in cui vengono sottolineate “notevoli difficoltà riscontrate nel controllo dei dati a causa di informazioni a volte carenti” e, ancor peggio, “la presenza di ripetuti errori nell’imputazione delle reversali di incasso, sia in relazione alla natura delle stesse che all’anno di competenza”.

Tutto da rifare – Errori sui quali, stando alle parole dei revisori, non è possibile passare sopra. Ecco la mazzata per l’amministrazione: “E’ chiaro che alla luce di tali osservazioni – recita la missiva – il Collegio ritiene sia necessario che tutte le direzioni debbano procedere ad una nuova verifica, nel più breve tempo possibile, di tutti gli accertamenti e di tutti gli impegni al fine di identificare il corretto valore dei residui e, quindi, dell’entità del risultato di amministrazione alla data del 31/12/12”. I revisori hanno deciso di redigere il documento nonostante l’attività di verifica non sia stata ancora completata, proprio per segnalare i gravi errori di metodo nel riconteggio dei residui.

“Dati non attendibili” – Più nello specifico, il collegio ha riscontrato “ripetuti errori nell’imputazione delle reversali di incasso, sia in relazione alla natura delle stesse che all’anno di competenza”. L’esempio riportato nella lettera è quello relativo all’Ici del 2009, dove nel 2013 sarebbero state registrate delle reversali d’incasso su versamenti dovuti a seguito di una transazione effettuata con un utente nel 2011. “Il riscontro di errori contabili di questo tipo, per quanto concerne l’ICI ordinaria – sottolineano i revisori – fa venire meno l’attendibilità dei dati e degli importi evidenziati nei vari residui e, di conseguenza, fa venire meno, ad avviso del Collegio, la necessità di disquisire in merito alla possibilità di mantenere o meno un residuo Ici ordinaria in bilancio”.

Residui mantenuti e residui cancellati – Ma le incongruenze riscontrate dai revisori non si fermano qui. In linea con quanto dichiarato dall’ex dg Angelo Cerquiglini nella sua famigerata lettera, Ada Pompili e Paolo Burini avrebbero ravvisato nuovi errori ed imprecisioni nei prospetti di riepilogo, sia in relazione ad importi cancellati che invece dovevano essere mantenuti, sia a somme mantenute che invece sarebbero state da eliminare. Per questo il collegio chiede che venga ripresentato un prospetto definitivo con il riscontro dei dati riaccertati inseriti nel programma e indicazione puntuale delle motivazioni del mantenimento o dell’eliminazione dei residui, sottoscritta dai dirigenti.

Il ‘giallo’ del milione – Quello del mantenimento e dell’eliminazione dei residui, tuttavia, appare l’unico “punto” a favore dell’ex direttore generale, che finisce nel mirino dei revisori per l’emissione, in data 13 giugno 2013, di alcuni mandati di pagamento per un importo complessivo di 963.876,76 euro, effettuati senza la preventiva liquidazione del dirigente responsabile del servizio Vincenzo Russo. Dall’esame della documentazione fornita dallo stesso Russo si evincerebbe che Cerquiglini avrebbe provveduto autonomamente a versare queste somme ad Umbria mobilità per la gestione della mobilità alternativa nel periodo 2007-2010 imputandole ad un capitolo di bilancio che raccoglie invece la gestione del biennio 2011-2012. “Una violazione delle norme contabili e di corretta amministrazione”, fanno sapere Pompili e Burini.

Mancata la comunicazione – Per di più il collegio sarebbe venuto a conoscenza di questa irregolarità solo 10 giorni fa, e solo in seguito ad un’esplicita richiesta di chiarimento sul residuo. Un fatto che confermerebbe le difficoltà di comunicazione fra gli uffici della varie direzioni e la ragioneria dell’ente denunciate da Paolo Burini e Ada Pompili. Critiche, queste, già presenti nella relazione del segretario comunale Mario Ruggieri.

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