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Bilancio, “rifaremo i conti ma solo col nuovo dirigente finanziario” / Il nodo dei contenziosi

Si ad un ulteriore riaccertamento straordinario dei residui per definire la reale entità del disavanzo di bilancio, ma solo col nuovo dirigente finanziario e una macchina comunale adeguatamente riorganizzata. E’ in sintesi quanto emerso nell’odierna seduta della prima commissione consiliare, presieduta da Stefano Proietti, chiamata a discutere sul bilancio di previsione 2014 appena varato dalla giunta. Che, a quanto è stato possibile osservare, non è entrata in grande sintonia con la struttura tecnica dell’ente. “La metodologia di lavoro va migliorata, anche relativamente al passaggio di informazioni. C’è bisogno di elementi che abbiano competenze specifiche”, ha dichiarato a margine l’assessore al bilancio Agnese Pula, che si è detta comunque soddisfatta del lavoro svolto in una situazione di forte criticità.

Opposizione scettica – I consiglieri di opposizione hanno però esternato forti perplessità, sia perché il bilancio è stato di fatto approvato sulle cifre del consuntivo 2013, quello tanto vituperato dall’allora opposizione, sia sull’attendibilità delle cifre stesse, visto che il nuovo riaccertamento è stato rimandato a dopo l’arrivo del dirigente RIFCO. “Ci chiedete di approvare dei numeri ma contemporaneamente ci dite che questi numeri non corrispondono alla realtà. Com’è possibile?” ha incalzato Guido Grossi del Movimento 5 Stelle.

I contenziosi – Una partita importante si giocherà sui debiti soggetti a contenzioso. Tre quelli che il comune deve sanare: con un professionista spoletino, con Umbria Mobilità e con VUS. Quest’ultimo sarebbe già stato rinegoziato (da 720 a 500mila euro) e accantonato nell’esercizio finanziario 2014. Per quanto riguarda il debito col professionista, decisamente più consistente, al residuo già conservato nel precedente documento finanziario sarebbe stato aggiunto un ulteriore accantonamento, sulla scorta delle relazioni dei dirigenti. Il punto interrogativo più grande riguarderebbe il debito con Umbria Mobilità, circa 960mila euro, sul quale, nonostante le richieste della giunta, gli uffici competenti non avrebbero fornito una relazione con le somme da accantonare. Delle interlocuzioni sono comunque in corso, ma a quanto sembra la holding regionale dei trasporti non avrebbe intenzione di fare concessioni sulla cifra.

Giano e ‘Querceto’ – Ma le criticità persistono anche sul piano delle alienazioni, che punta tutto sulla vendita dell’azienda agraria di Giano dell’Umbria per sanare il disavanzo in conto capitale. Detto della perizia che ha fatto luce sul reale valore del bene portandolo da 4,4 a 3,8 milioni di euro, l’assessore Pula ha confermato che non ci sono i presupposti per venderlo entro il 2014, e che le manifestazioni di interesse pervenute non contengono alcuna cifra. Qualche spiraglio invece arriva dal centro commerciale ‘Querceto’ di Fabbreria e dagli oneri di urbanizzazione previsti dalle legge Bucalossi. Il comune aveva incassato dalla ditta DALLAS circa 280mila euro e contava di inserirne altri 400mila nel bilancio di previsione. Voce che è stata tolta dopo la rinuncia ai permessi a costruire per le vicende legate al PRG ma che, spera l’amministrazione, potrà essere reinserita nel 2015 quando, grazie alle rassicurazioni sulla piena validità dello strumento urbanistico, la ditta riprenderà i lavori.

Nuovo incontro – La commissione tornerà a riunirsi la prossima settimana alla presenza dei revisori dei conti. Toccherà alla dirigente RIFCO Stefania Nichinonni stilare una relazione tecnica sul previsionale dopo quella politica dell’assessore Pula. Tra le due oggi c’è stato qualche momento di tensione, anche se l’assessore ha riconosciuto il grande impegno profuso dalla dottoressa Nichinonni sul bilancio, che si è spesso prolungato ben oltre il consueto orario di lavoro.

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