Ok in Consiglio regionale a legge si stabilità e bilancio di previsione 2018-2020. Una seduta dai toni a tratti accesi, quella del 21 dicembre e dunque pre natalizia, che di augurale ha avuto ben poco. Non sono mancati gli strali lanciati tra la presidente della Regione Catiuscia Marini e il consigliere del M5S, Andrea Liberati, a partire dalla discussione successiva per la legge sull’omnibus. Tanto che in ultima battuta proprio Liberati ha voluto concludere con un “mi auguro che nel 2018 vi svestirete degli abiti della casta”, smorzato dalla presidente Porzi che ha invece chiuso la seduta con un “credevo fossero gli auguri di buone feste”.
Legge Omnibus, bagarre sui vitalizi
Per entrambi gli atti è arrivato poi il ‘no’ deciso delle opposizioni (M5S, Ln, FdI, Fi, Rp), che hanno contrapposto il loro voto contrario. Compatti i sì della maggioranza, con un unico piccolo tentennamento del consigliere Eros Brega, che ha deciso di astenersi dal voto a proposito della bretella urbana di San Carlo – Prisciano nel territorio del Comune di Terni, già comparsa sulla stampa per la vicenda di Ast.
Un bilancio definito “sano“, approvato a seguito del parere del collegio dei revisori dei Conti, il cui stato di previsione delle entrate e quello della spesa del bilancio per gli anni 2018-2019-2020 pareggiano, rispettivamente, con gli importi di euro 5.685.726.808, 5.479.812.938 e 5.455.472.313 di euro. Al netto dei 1,6miliardi per la sanità, dei fondi vincolati e dei 150milioni per accantonamenti obbligati, le risorse libere del bilancio sono comunque “estremamente ridotte“.
Fondi a cultura e sociale
Approvati invece due emendamenti alla legge di stabilità: 40mila euro al conservatorio Morlacchi e 80mila per le parrucche dei malati oncologici. Sono stati approvati anche un emendamento al bilancio per dare 50mila euro al fondo per la premiazione dei giovani atleti.
La giunta regionale dell’Umbria ha poi deciso di presentare un documento in assemblea con finanziamenti a pioggia per turismo, cultura e sociale. Diventano così 3 i milioni per la non autosufficienza, che si aggiungono ai già stanziati 6,7 milioni dallo Stato; 2,6 milioni andranno alle politiche sociali (4,6 milioni dallo Stato per un totale di 7,2 milioni); 920mila euro per gli asili nido; 793mila euro a turismo e sport, di cui 202mila per lo sport e 591mila per il turismo; 1milione per cultura e spettacolo, di cui 167mila al sistema museale, 192mila all’editoria, 544mila allo spettacolo, 40mila ai Ceri di Gubbio, 10mila all’archeologia industriale, 27mila per le manifestazioni storiche, 30mila alle bande musicali; 627mila euro per eventi e manifestazioni; 900mila euro per il teatro Stabile dell’Umbria (più 150 mila una tantum per il 2018); 5milioni per il trasporto pubblico regionale (100milioni dallo Stato, per un totale di 105 milioni).
Bocciati gli emendamenti presentati dalle minoranze: quello a firma Liberati e Carbonari (M5S) per la soppressione dell’articolo che prevede l’acquisto degli immobili del Consorzio Crescendo; quello a firma Nevi (FI) che chiedeva di far circolare gratuitamente sui mezzi pubblici gli appartenenti ai corpi di polizia; quello a firma Fiorini che chiedeva uno stanziamento di un milione di euro a sostegno della locazione in favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio sociale.
Sanità
Un bilancio, quello umbro, che non necessita di un piano di rientro, nonostante, si legge nella relazione della Regione, “va sottolineato che sull’ammontare del livello del fondo sanitario incidono, in maniera pesante, una serie di vincoli quali: il finanziamento dei nuovi LEA (800 milioni), il piano nazionali vaccini (800 milioni), i farmaci innovativi (1,1 miliardi per oncologici ed epatite C e il rinnovo contratti (circa 150 milioni) che minano la sostenibilità economico-finanziaria del livello del fondo stesso”.
Via il bollo
Per quanto riguarda le entrate, la Regione, “pur in una situazione di estrema difficoltà finanziaria” si legge nel documento, ha mantenuto la politica fiscale esistente e riconfermato tutte le agevolazioni ed esenzioni esistenti, come la riduzione del 50% dell’Irap per le Cooperative sociali di tipo A; l’esenzione totale dell’Irap per le Cooperative sociali di tipo B; la riduzione Irap per gli esercizi commerciali che disinstallano dai locali gli apparecchi per il gioco d’azzardo; la riduzione del 10% della tassa auto per veicoli storici (da 20 a 30 anni).
Meno spesa per il personale
Alla fine, poi, “la mancata risoluzione dei problemi di riordino istituzionale delle province e delle città metropolitane impattano in maniera fortemente negativa sulle Regioni“. E la relazione sul bilancio lo dice chiaramente. Cala la spesa del personale rispetto al passato, e si cerca lo spazio finanziario per le Province appunto: la Regione finanzierà con 4.000.000 euro per il 2018 e 3.000.000 euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 le spese di manutenzione straordinaria della viabilità, con un mutuo da 10milioni in tre anni per gli investimenti più 6milioni per la parte corrente.
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