Con il suggestivo concerto dei Radiodervish si è conclusa, ieri sera, la 14esima edizione di Umbria World Fest.
Il trio pugliese ha incantato il pubblico dell’Auditorium San Domenico di Foligno, mettendo in scena attraverso la propria musica “mediterranea” il tema scelto quest’anno dal festival, quel “S-Confini” pensato per richiamare l’attenzione sul superamento del concetto odierno di confine, geografico o culturale che sia.
Un tema affrontato anche attraverso la fotografia con otto mostre di livello internazionale – sarà possibile visitarle ancora fino all’8 novembre – che intanto per i tre giorni di festival hanno richiamato l’attenzione del grande pubblico e della stampa nazionale e non solo.
L’Umbria World Fest si è così confermato come l’unico festival di fotografia e musica in Italia, luogo di sperimentazione e incontro tra culture attraverso un programma ricco di mostre fotografiche inedite, concerti, proiezioni multimediali, workshop di fotografia, incontri d’autore, letture portfolio aperte a tutti e un concorso fotografico che ha visto la partecipazione di un centinaio di fotografi.
Per le letture portfolio del Premio UWF 2015 i fotografi sono arrivati da tutta Italia ed hanno avuto l’occasione di mostrare i propri lavori a importanti esperti del settore: photo editor, fotografi e professionisti del mondo della fotografia (i lettori di quest’anno erano Guy Martin, Lina Pallotta, Emilio D’Itri, Chiara Oggioni Tiepolo, Manoocher Deghati, Massimo Mastrolillo, Paola Riccardi, Valerio Bispuri, Guido Fua e Gianmarco Maraviglia).
A vincere è stato Gianluca Abblasio, “per aver saputo raccontare con sguardo intimo alcune illusioni giovanili”, così come recita così la motivazione della giuria.
Due invece le menzioni speciali assegnate: a Simone Sapienza perché “con linguaggio contemporaneo e personale che va fuori dai canoni classici ha saputo raccontare il tema dell’immigrazione” e ad Emanuela Colomba perché “con ironia affronta tematiche attuali come la biodiversità”.
Il lavoro di Abblasio scelto dai lettori vince così 500 euro ed entra automaticamente a far parte delle mostre della prossima edizione dell’UWF. Quest’anno, nel cortile di palazzo Trinci, a far compagnia alle altre esposizioni è stato infatti mostrato anche il lavoro di Salvatore Buffa “Hasankeyf: il villaggio che affoga”, selezionato come vincitore del Premio UWF 2014.
Per tre giorni quindi la città di Foligno è stata il fulcro della cultura fotografica e musicale diventando il luogo di incontro e confronto su tematiche di carattere universale e aprendo suggestive finestre sul mondo grazie ai racconti musicali, espositivi e performativi di artisti di fama nazionale ed internazionale.
Dal 9 all’11 ottobre palazzo Trinci e palazzo Candiotti a Foligno e il Museo di San Francesco a Montefalco si sono trasformati, ed ancora fino all’8 novembre lo ribadiranno, in speciali luoghi espositivi di importanti mostre fotografiche con la prestigiosa supervisione artistica di Marco Pinna, photo editor del National Geographic Italia.
Durante le due inaugurazioni – quella del 9 ottobre a Foligno per le mostre con i grandi contemporanei della fotografia internazionale (Kirsten Luce, Q. Sakamaki, Guy Martin, queste tre in anteprima mondiale e prodotte dal festival, oltre a Erika Larsen, Lorenzo Meloni e l’agenzia Metrography, Pamela Piscicelli) e quella del 10 ottobre a Montefalco per le esposizioni di tre grandissimi fotografi della storia italiana (Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni e Aristide Salvalai) – sono intervenuti anche gli autori Guy Martin, Q. Sakamaki, che ha pure tenuto in questi giorni allo Zut di Foligno un workshop sulla “street photography”, e Aristide Salvalai, oltre ad alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di Foligno (l’assessore al turismo Giovanni Patriarchi e l’assessore alla cultura Rita Barbetti) e di Montefalco (il sindaco Donatella Tesei).
Anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, con una nota ha voluto ribadire la sua vicinanza ad un festival come Umbria World Fest: “Rappresentare con le immagini e i suoni il superamento dei confini geografici e culturali è una sfida impegnativa e coraggiosa, quindi ben vengano eventi e manifestazioni che incoraggino la creatività e la diffusione di valori di accoglienza e integrazione”.
Il tema “S-Confini” è stato raccontato durante Umbria World Fest, oltre che da un punto di vista fotografico, anche da quello musicale con autori e musicisti che hanno dimostrato di saper fondere stili e tradizioni di tutto il mondo, abbattendo ogni sorta di barriere con la loro musica.
Oltre ai Radiodervish nei giorni scorsi hanno lasciato il segno con le loro esibizioni a Foligno anche il compositore lucano Rocco de Rosa, instancabile esploratore di linguaggi sonori, e la coppia Julia Kent e Alessandro “Asso” Stefana, con un live caratterizzato da tessiture elettroniche, blues lisergico, psichedelia folk e ballate desertiche.