L’asilo montessoriano Santa Croce nasce nel 1861 a Perugia come prima forma di istituzione per i bambini della città. Una realtà storica che oggi rischia di chiudere, perché mancano i soldi. Quarantamila euro per l’esattezza con i quali la struttura potrebbe superare l’emergenza ed evitare di dover chiudere i cancelli alle decine di famiglie che quotidianamente portano li i loro figli.
Questa mattina una delegazione di mamme, insegnanti e rappresentanti sindacali ha prima manifestato sotto Palazzo dei Priori e poi è salita in aula dove si teneva la seduta del Consiglio Comunale per l’approvazione dell’assestamento di bilancio. Nel corso del dibattito è stato presentato un emendamento dei gruppi Pd e Psi, illustrato sia dal capogruppo Pd Mencaroni che dal consigliere Miccioni. Con lo stesso, in relazione al quale gli uffici hanno formulato parere negativo, si chiedeva di destinare la somma di 40.000 in favore della scuola Santa Croce, distogliendo identica somma dalle spese legali (quelle di Cartasegna per intenderci). L’emendamento è stato respinto, con 18 voti contrari (maggioranza), e 10 a favore (opposizione). Prima del dibattito una rappresentanza della Scuola Santa Croce è stata ricevuta dalla conferenza dei capigruppo alla presenza dell’Assessore Fioroni.
Il Consiglio. Numerini, a nome della maggioranza, ha riferito che, per motivi di carattere tecnico (parere contrario degli Uffici), il centro-destra sarebbe stato costretto a votare contro l’emendamento, non essendo possibile stornare la somma di 40.000 euro dalle spese legali. “Tuttavia, non essendo insensibili al problema segnalato e ritenendo che la scuola abbia un valore fondamentale per la città, facciamo appello alla Giunta affinchè al più presto si possano trovare nel bilancio le somme necessarie per risolvere l’emergenza”. Secondo il capogruppo del M5S fa da contraltare a questa situazione, la cosiddetta vicenda-Cartasegna, “frutto – ha detto – di un sistema portato avanti con logiche politiche tragiche e per gli interessi di qualcuno. Ciò ha determinato una distrazione di risorse che a scapito dei cittadini”. Bori ha invitato il Consiglio a tenere fuori ogni strumentalità, connessa al parere tecnico contrario sull’emendamento. “Se c’è una scuola in difficoltà, è doveroso che ogni consigliere voti a favore del sostegno a tale istituto, perchè si tratta di una scelta necessaria per garantire la sopravvivenza della Santa Croce nel breve periodo. Ovviamente per il lungo periodo ci aspettiamo che l’Amministrazione attivi un percorso nuovo, onde strutturare diversamente il servizio”.Perari ha riferito che, pur non essendo l’emendamento votabile per ragioni tecniche, ciò non significa che la maggioranza sia contraria al sostegno nei confronti della Santa Croce. Per questi motivi Perari ha invitato, da un lato, tutti i gruppi consiliari a rinunciare ai contributi sull’esempio di quanto fatto da Forza Italia e, dall’altro, la Giunta a lavorare attentamente per risolvere la situazione nel miglior modo possibile. Il consigliere di FI ha respinto le accuse dell’opposizione, evidenziando che sul bilancio di previsione la Giunta è stata costretta ad assumere scelte vincolate, onde evitare il default ed il commissariamento dell’Ente. Entrando nel merito della questione Cartasegna, Perari ha ribadito che si tratta di una vicenda scandalosa e, per certi versi, assurda. Per questo sarà necessario mettere mano a quei regolamenti che hanno reso possibile questa situazione, sulla quale permangono forti dubbi di legittimità.
La Giunta. L’Assessore Fioroni,ha spiegato che è necessario instaurare un nuovo modo di gestire certe situazioni. “Dobbiamo cercare, cioè, di responsabilizzare tutti i soggetti pubblici, compresa la scuola Santa Croce, introducendo un meccanismo culturale diverso contraddistinto da percorsi virtuosi anche in termini di gestione della spesa”. Secondo l’Assessore nel breve periodo la scuola Santa Croce dovrà passare, necessariamente, per un processo di riorganizzazione, al fine di evitare che l’attuale emergenza si ripeta nel tempo. In ogni caso Fioroni ha riferito che in questi mesi la Giunta non è rimasta insensibile alle richieste dell’Istituto, stanziando ulteriori 20.000 euro in favore dello stesso, nonostante le enormi difficoltà finanziarie del Comune. Ora l’impegno è di lavorare con attenzione per individuare opportune soluzioni sia per il breve che per il medio e lungo periodo, con l’obiettivo di far diventare la Santa Croce, che è patrimonio della città, soggetto sano e virtuoso. L’Assessore Bertinelli ha fornito un quadro generale della situazione finanziaria del Comune, riconfermando che, all’atto dell’insediamento della nuova Giunta, è emerso un bilancio con debiti correnti importanti per via, in primis, del massiccio ricorso all’anticipazione di cassa. “Nonostante questo quadro precario e pur essendo il Comune di Perugia in una situazione di forte difficoltà, abbiamo cercato di andare incontro alla Santa Croce in ogni modo possibile, riservando all’istituto ulteriori 20.000 euro di contributi. Tuttavia – ha continuato l’Assessore – è giunto il momento che anche gli organismi come la scuola Santa Croce comincino a camminare con le proprie gambe; è per questo motivo che si auspica l’adozione di un piano industriale, tenuto conto del fatto che il Comune non è oggi più in grado di gestire e sostenere direttamente ogni istituto o soggetto pubblico”. In ogni caso Bertinelli ha assunto l’impegno preciso di valutare ulteriormente se nelle pieghe del bilancio vi siano dei margini per aiutare ulteriormente la Santa Croce ad uscire dall’attuale emergenza.