Città di Castello

Bilancio, giù la Tari per chi ha un’attività o andrà ad abitare nel centro storico

Giù la Tari per chi andrà ad abitare o per chi ha un’attività in centro storico: questa una delle anticipazioni sul bilancio del Comune di Città di Castello, emerse nella commissione Programmazione di ieri (lunedì 11 marzo).

L’assessore alle Finanze Michele Bettarelli ha annunciato “l’abbattimento della Tari del 40% per tre anni sulle nuove residenze, del 50% sulle attività commerciali e del 20% sugli esercizi pubblici, che però godranno di altre agevolazioni sulla Cosap (imposta su pubblicità e diritti su pubbliche affissioni). Queste misure sono scelte politiche volute fortemente anche da sindaco e Giunta, condivise con le associazioni di categoria; impegneranno risorse dal bilancio comunale per 55 mila euro e traducono una priorità politica della maggioranza: il rilancio del centro storico, attraverso la riqualificazione della residenza e l’incremento delle attività commerciali solo dentro il perimetro delle mura urbiche”.

Bettarelli ha anche annunciato la riduzione del 50% della Cosap per edicole a destinazione esclusiva. E’ giusto sostenere la carta stampata che sta continuando a fornire un servizio e a sostenere la pluralità dell’informazione nonostante social e internet stiano sostituendo i giornali di carta”.

Tavernelli (Pd): “Un risultato notevole. Spero che sia un incentivo per incrementare le attività aperte anche nei giorni festivi. Tali misure sono un aiuto per il centro storico. Sulla Tari si deve andare alla tariffa puntuale, che premia chi differenzia”. Bucci (Castello Cambia): “Le riduzioni sono un’idea dell’Amministrazione comunale e sono per ora sine die. Numero dei residenti e raccolta differenziata non ci sono nel regolamento ma dobbiamo andare verso l’obiettivo Rifiuti zero”. Sassolini (FI): “Un primo passo da noi auspicato da tempo. L’Amministrazione sta recependo quando si chiede da altre parti politiche. Ma questi cambiamenti non devono cadere dall’alto ma essere introdotti dal Consiglio comunale. Favoriamo il piccolo negozio familiare, il negozio di vicinato. Le riduzioni vanno direzionate sulla base del tipo di attività”. Rigucci (Lega): “Questa agevolazione per i nuovi residenti fu già sperimentata e mandò via chi ci abitava da tempo. Estendiamola a chiunque abiti nel centro storico”. Minciotti (Pd): “Bene gli aiuti alle attività e gli incentivi alle aperture feriali”. Lignani Marchesani (Fd’I): “Sospendo il giudizio perché devo vedere il bilancio. Se questa agevolazione fa aumentare l’Irpef devo capire se è positiva. Ma chi ha resistito nel centro storico è penalizzato rispetto a chi arriva? Se mi sposto dentro il centro storico, la riduzione vale? Le metrature nel centro sono maggiori ma non per questo producono più rifiuti, quindi si deve cambiare il metodo di costruzione della Tari. Io propongo il 10% in meno per tutti, per sempre. Altrimenti il sospetto è che si voglia favorire l’acquisto di case a Piazza dell’Archeologia”.

Bettarelli ha risposto che “è stato fatto uno studio su residenza e flussi dagli anni Ottanta, porteremo i dati. La limitazione ai nuovi residenti è per dire ai cittadini di tornare a sceglierlo. Non possiamo estendere perché la riduzione diventerebbe minima. Sul commercio, delimitazioni di altro tipo normativamente sono difficili da inquadrare”.