“Il Bilancio consolidato della Regione è un documento contabile che fornisce dati economici e patrimoniali del gruppo composto da singoli enti e società, un documento tecnico che rappresenta la situazione al 31 dicembre 2016 di bilanci già verificati e approvati, inclusi nel rendiconto della Regione parificato dalla Corte dei Conti. Non aggiunge nulla se non operazioni di consolidamento fra i vari bilanci in un’unica entità economica”: lo ha detto il direttore regionale delle risorse finanziarie della Regione Umbria, Giampiero Antonelli, illustrando ai membri della Prima commissione presieduta da Andrea Smacchi, il Bilancio consolidato per l’esercizio 2016, atto amministrativo della Giunta che è stato approvato con i voti della maggioranza (Smacchi, Guasticchi, Leonelli, Chiacchieroni e Casciari-PD) e il voto contrario dei consiglieri di opposizione Carbonari-M5s, Mancini-Lega e Nevi-Forza Italia.
“E’ il primo anno di applicazione del Bilancio consolidato – ha spiegato Antonelli – con la Regione capogruppo e con i vari enti e società partecipate che gravitano dentro l’amministrazione pubblica, fra cui Ater e Umbria mobilità che rientrano nel cosiddetto perimetro di consolidamento, anche se Umbria mobilità solo per una parte. La difficoltà da superare è che non si tratta di società con bilanci omogenei fra loro poiché si rifanno a differenti principi contabili. Per la Regione fa fede il decreto legislativo ‘118/2011’, ma gli altri enti rispondono ad altri principi giuridici, a cominciare dal Codice civile. Ne deriva che un identico fatto gestionale può essere rappresentato in modo diverso nei singoli bilanci”.
I consiglieri di opposizione hanno fatto diverse osservazioni: MARIA GRAZIA CARBONARI (M5s) ha sottolineato che “il termine ultimo per la presentazione del bilancio consolidato era il 30 settembre e per quella data era circolato un altro consolidato, poi ritirato ma comunque con cifre molto differenti da quello che ci viene sottoposto oggi, per cui è necessario fare chiarezza e ho chiesto un supplemento di istruttoria al nostro ufficio legislativo. Inoltre vorrei capire come mai si sia deciso di includere nel perimetro di consolidamento solo Ater e Umbria mobilità e quest’ultima solo per una parte invece che tutta, ipotesi che avrebbe avuto ben altro rilievo”.
Il consigliere della Lega nord VALERIO MANCINI ha rilevato che “il direttore non ha fornito dati numerici e l’esposizione troppo compressa non ci mette in grado di poter esprimere un giudizio politico sull’atto. Inoltre il documento è stato messo a disposizione della commissione solo qualche giorno fa, non dando tempo adeguato ai consiglieri di valutare adeguatamente i contenuti”.
Il capogruppo di Forza Italia, RAFFAELE NEVI, ha fatto rilevare che “nel documento ci sono osservazioni da parte del Collegio dei revisori dei conti sul fatto che il bilancio consolidato ‘espone maggiori crediti con sovrastima del netto consolidato e maggiori debiti con relativa sottostima del netto consolidato, invitando l’ente ad adottare le opportune rettifiche nei prossimi documenti contabili’”.
Il consigliere CLAUDIO RICCI (non componente della Commissione) ha invece espresso “apprezzamento” per il documento della Giunta, in quanto “coerente con la ricognizione delle partecipate dovuta al piano di razionalizzazione del marzo 2015 mentre ancora non c’è il nuovo piano di razionalizzazione delle società annunciato dall’assessore. La riduzione del patrimonio netto invece si deve alla partecipazione a Umbria mobilità”.
Rispondendo alle osservazioni dei consiglieri regionali, il direttore Antonelli ha spiegato che “non vi sono stati cambiamenti nel bilancio, ma semplicemente la prima delibera di Giunta è stata annullata in quanto c’erano dei refusi dovuti alle difficoltà di armonizzare i dati dei singoli bilanci e a problemi non ancora superati sul sistema informatico, ecco perché sono state fatte correzioni e non è possibile confrontare l’atto in vigore, la delibera 1108, con quello annullato, che non esiste più. Per quanto riguarda il perimetro non si tratta di una nostra interpretazione: il primo anno ci devono essere solo due soggetti, lo dice la norma. Umbria mobilità è coinvolta solo per una parte perché la regione detiene il 27 per cento. Quanto ai dati – ha concluso – essi sono quelli del Rendiconto, stato patrimoniale e conto economico erano già disponibili da tempo e sui quali nessuno ha fatto osservazioni”