La Giunta comunale ha deliberato oggi l’equilibrio di bilancio che dovrà essere approvato dal consiglio comunale entro il 30 settembre.
La manovra ammonta complessivamente a 569.475,66 euro, con maggiori entrate per 374.352 euro derivanti da utili delle partecipate che si aggiungono al milione già inserito in bilancio. I maggiori stanziamenti previsti ammontano a 411.847 euro, finanziati dalle maggiori entrate e da minori spese relative ai costi della politica.
Il vicesindaco Libero Paci, nel presentare la manovra, ha informato la Giunta che, in occasione dell’assestamento di novembre, si provvederà all’istituzione del fondo di garanzia dei residui previsto dalla spending review. Gli uffici del Comune stanno compiendo una verifica dei residui attivi a tutto il 2006, in rapporto ai quali sarà istituito il fondo finanziato dall’avanzo di bilancio 2011 non ancora utilizzato e da riduzioni di spesa.
Relativamente ai trasferimenti erariali il vicesindaco ha comunicato che il Ministero, a fronte del gettito effettivo dell’Imu, riconoscendo la fondatezza delle previsioni formulate dal Comune e l’evidente sovrastima dei dati del Ministero stesso, ha ripristinato per il Comune di Terni 1.900.000 euro di trasferimenti, che dovranno purtuttavia assorbire i tagli imposti dalla spending review ed il mnor gettito dell’Imu.
Paci ha altresì illustrato l’esito delle verifiche espletate dalle direzioni comunali in merito ai debiti fuori bilancio già riconosciuti dal consiglio comunale a favore dell’Asm. Le attestazioni dei dirigenti sanciscono il riconoscimento dei debiti verso l’Asm per 3.900.000 euro a fronte dei 4 milioni deliberati dal consiglio comunale: per la copertura di tale importo – ha detto il vicesindaco – si procederà – così come già stabilito – al trasferimento in proprietà dell’azienda di alcuni beni immobili.
“In una situazione di estrema difficoltà per i Comuni – ha commentato il vicesindaco Libero Paci – con un quadro normativo e finanziario in continua trasformazione, stiamo garantendo l’equilibrio di bilancio e i conti in ordine. E’ il risultato di una linea di rigore che questa amministrazione ha messo in pratica con scelte di selezione e riduzione della spesa, concentrando le sempre minori risorse verso i servizi essenziali per i cittadini”.