BILANCIO COMUNALE SPELLO: LE VALUTAZIONI CRITICHE DEL PDL - Tuttoggi.info

BILANCIO COMUNALE SPELLO: LE VALUTAZIONI CRITICHE DEL PDL

Redazione

BILANCIO COMUNALE SPELLO: LE VALUTAZIONI CRITICHE DEL PDL

Ven, 19/03/2010 - 17:01

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“Lo scorso 12 Marzo il Consiglio Comunale di Spello ha discusso il Bilancio per l'anno in corso nonché la relazione previsionale e programmatica per i prossimi tre anni.

Alle osservazioni generali del Sindaco sono seguite quelle più tecniche dell'Assessore. Il primo ha riferito sulla situazione di crisi del nostro territorio il secondo sulle difficoltà avute dall'Amministrazione a chiudere in pareggio questo bilancio. Il Sindaco onestamente conferma che indipendentemente dal colore del Governo centrale in questi ultimi anni i trasferimenti verso i Comuni sono sempre andati diminuendo, l'assessore più ideologicamente accusa il Governo attuale per i tagli sui trasferimenti che sono causa delle difficoltà di cui si diceva. Ambedue comunque concordano che è quanto mai necessaria una gestione molto più accurata ed oculata dei fondi a disposizione ed anche una maggiore attenzione nello scovare qualsiasi forma di evasione fiscale.

Ciò premesso sarebbe sbagliato semplificare il discorso sul bilancio del Comune e riportarlo ad una semplice querelle ideologica. La sola cosa che possiamo fare è studiare il bilancio e fare delle osservazioni.

Non troviamo in questo documento interventi di rilievo a favore del lavoro in generale e delle imprese in particolare. Non ci si può rivolgere al più importante istituto di credito della città solo per chiedere contributi economici o genericamente per perfezionare un “progetto consulenziale”. Sarebbe utile che il Comune assumesse una funzione di raccordo tra le aziende locali, grandi e piccole, artigianali ed industriali, e l'istituto di Credito stesso anche grazie a convenzioni o altre forme consentite e previste dalla legge per sostenere l'accesso al credito che in questo momento è probabilmente uno dei problemi più importanti per le aziende. In una regione con oltre il 60% di dipendenti pubblici si deve aiutare l'impresa privata produttiva.

Bene la costituzione dell'ambito territoriale integrato, giusto che tra i comuni si definiscano strategie, collaborazioni e partecipazioni. Tuttavia ci sorprende non trovare un impegno preciso per non far accadere di nuovo quanto successo con il Mattatoio Valle Umbra Sud. La società, nella quale anche il nostro comune ha una partecipazione seppur minima, dopo aver accumulato oltre tre milioni di euro di debiti si mette in liquidazione. Ebbene questa esperienza negativa e costosa per la comunità non si deve ripetere e nel documento economico più importante del Comune ci saremmo aspettati un impegno in questo senso magari con l'invito alla Regione di procedere all'eliminazione di tutti quegli inutili enti che fino ad ora hanno solo avuto la funzione di sottrarre risorse ed occupare persone di una certa appartenenza politica.

La tassa sui rifiuti è stata aumentata del 10%, aumento necessario per coprire il costo totale del servizio dicono. In molti Comuni limitrofi la raccolta differenziata è già stata impiantata da molto tempo mentre a Spello si registra un notevole ritardo quanto, ad esempio, a numero di contenitori disponibili, che sono veramente pochi. Il Comune non è mai intervenuto in maniera energica presso VUS, che dovrebbe provvedere essendo responsabile della gestione dei rifiuti. Ora si deve correre ai ripari facendo pagare i cittadini. Ma la responsabilità maggiore è, evidentemente della Regione Umbria che sulla gestione rifiuti è stata immobilizzata dai propri dissidi interni per cui ora ci troviamo in grandi difficoltà senza dimenticare che entro pochi anni la discarica di Sant'Orsola non sarà più utilizzabile. Da decidere se i nostri rifiuti andranno portati ad Orvieto (con inevitabile aumento dei costi che diciamolo probabilmente ricadranno sui cittadini) o se verrà costruito un termovalorizzatore (cosa improbabile vista la posizione dell'area più estrema della sinistra umbra). Anche in questo caso nella relazione di accompagnamento al bilancio non rileviamo alcuna presa di posizione.

Per la cultura ed il turismo l'amministrazione si limita a riconfermare le iniziative dello scorso anno e, probabilmente, ad aprire il punto informazioni all'uscita dalla superstrada. Torna a chiedere l'aiuto dei ristoratori e dei commercianti ma in cambio cosa promette? Niente di nuovo. Anzi con l'inizio dei lavori del PIR, così tante volte rinviato, le categorie di cui sopra sono consapevoli che inevitabilmente andranno incontro ad un periodo di difficoltà. Non vogliamo pensare che l'assessore creda veramente che con gli acronimi, la seta i petali etc, si possa veramente incentivare il turismo nella nostra città. Bene la partecipazione a fiere di settore ma non ci si può limitare a quello o il sospetto e che si vada per fare una scampagnata.

Il Comune aliena i propri beni, principalmente uliveti. Fino ad ora questi beni non hanno prodotto entrate significative per il bilancio del Comune. E' arrivato il momento di mettere a frutto queste proprietà. Ci chiediamo perché un'operazione del genere non sia stata fatta prima. In questo caso come in altri, vedi il furto nelle Chiesa del cimitero o della statuetta lignea dal museo, si corre ai ripari quando non se ne può fare a meno. Eppure in varie occasioni si è detto che la valorizzazione del patrimonio è uno dei punti nodali per lo sviluppo del territorio.

Per quanto riguarda l'irpef, la tassa sul reddito, il nostro Comune si vanta di riconfermare l'aliquota dello scorso anno (0,50%) che è praticamente vicino al massimo consentito dalla legge ( 0,80%), in altri Comuni si attesta intorno allo 0,20%. Anche in questo caso non è corretto dire che il Comune non aumenta l'imposta visto che da tempo applica una percentuale più elevata della media di altri comuni.

La lotta all'evasione fiscale sembra più un proposito che una volontà. Non si comprende ad esempio come mai il nostro Comune non abbia aderito al protocollo d'intesa firmato tra agenzia entrate ed ANCI (l'associazione di tutti i comuni). Molti comuni lo hanno fatto : Perugia, Terni, Bastia, Magione, Corciano. Piuttosto che affidare ad un consulente esterno il compito di individuare un presunto evasore ci si appoggia all'Ufficio delle Entrate che di sicuro dispone di un sistema molto più completo di qualsiasi consulente.

Un comune a noi vicino vanta una pressione fiscale sui propri cittadini di oltre 300 euro anno inferiori alla media degli altri Comuni Umbri. Eppure se tagli ci sono stati dal Governo centrale avranno di sicuro interessato anche questo comune. Si tratterà di capacità diverse ? Insomma il nostro parere su questo bilancio, di emergenza e non di crescita, non può che essere negativo.”


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