Le nuove app (diminutivo di applicazione) spalancano nuovi orizzonti alla vita quotidiana. È sufficiente avere uno smartphone, scaricare il programma che ci interessa e il gioco è fatto. Tra le nuove app, è stata recentemente introdotta Bikesharing Italia, grazie alla quale si può scoprire dov’è la stazione più vicina, o quante bici sono rimaste.
Il programma può risultare di estrema utilità sia per i residenti che, soprattutto, per i turisti che visitano città pianeggianti. Che i posti visitati siano in pianura costituisce un prerequisito decisamente utile per visitare nuovi luoghi senza rischiare di incappare in multe per ZTL, risparmiando in benzina e in parcheggio, facendo un po’ di sano movimento.
Al momento, purtroppo o per fortuna, Bikesharing Italia è impostata con le mappe di solamente 10 città. Purtroppo perché il servizio è, nella sua semplicità, utile sotto i profili di inquinamento, benessere e risparmio. Per fortuna perché a Foligno, dove il servizio è stato introdotto da almeno un anno, le condizioni in cui si trova sono quantomeno imbarazzanti per degrado e abbandono. Nelle tre rastrelliere presenti fuori le mura cittadine, sono parcheggiate altrettante biciclette in precarie condizioni. Una bicicletta è posizionata, in totale solitudine, nella rastrelliera del parcheggio del Plateatico. Due si trovano vicino al nuovo parcheggio di P.ta Romana. Nessun problema di solitudine, invece, per la rastrelliera di fronte alla Stazione, dove di bici adibite al servizio non vi è traccia, ma funziona per appoggiare le bici private. Da sottolineare inoltre l’estrema vicinanza di queste due ultime postazioni: di fatto si trovano ad appena 100mt di distanza e, se da una parte è vero che sia la Stazione che P.ta Romana costituiscono due punti strategici di accesso al centro, è altrettanto vero che rimangono zone in nessun modo coperte da questo servizio. Il parcheggio dell’ex Zuccherificio, Viale Ancona o Via Garibaldi, sono luoghi altrettanto importanti per accedere al centro storico. Forse sarebbe stato più indicato servire dapprima queste aree piuttosto che accorpare due punti a così breve distanza.
Quanto alla custodia dei mezzi, se è vero – come ammesso dal vice sindaco durante la recente conferenza di promozione dell’uso di questi veicoli a Foligno – che le bici mancanti sono state rubate, si dovrebbe procedere ad un ripristino della struttura con annesso miglioramento del servizio di tutela e salvaguardia dei mezzi. Nella sopra citata conferenza è stato infatti presentato un opuscolo redatto da Comune e Gal sui benefici dell’uso della bicicletta; all’interno della guida compare anche una pagina dedicata a questa iniziativa con tanto di foto. Considerato che l’opuscolo è stato appena presentato, l’auspicio è che la possibilità di visitare la città pedalando tramite bikesharing possa essere esteso anche a Foligno che potrebbe entrare negli smartphone come undicesima città mappata dalla nuova app. Per cui, prima di mandare una mail agli sviluppatori e far integrare BIkesharing Italia, sarebbe il caso di migliorare il servizio offerto. L'iniziativa (qualora funzionante) andrebbe incontro alle esigenze sia dei turisti, sia dei lavoratori che dai comuni limitrofi si spostano quotidianamente nel centro di Foligno, sia dei residenti locali sprovvisti di bicicletta che utilizzerebbero il mezzo per gite fuori porta. Attualmente nonostante le basi siano state già messe e la semplicità con cui lo si potrebbe ripristinare, vedere le rastrelliere abbandonate ha il tipico retrogusto amaro (tutto italiano) dell'incompiuto.
fabio muzzi