Il 10 Aprile presso il MIBAC si è riunito il Comitato Per Il Recupero delle Opere Trafugate dall’Italia e lo stesso ha deciso di approfondire gli aspetti che riguardano le applicazioni normative riferite al trasferimento della BIGA dal Comune di Monteleone di Spoleto al Metropolitan Museum di Newyork.
Il Ministro ha ben recepito le istanze del Comune di Monteleone ed il Comitato ha deciso di effettuare una seconda verifica di attivazione delle vie giudiziarie previa interlocuzione con il MET. Pur trattandosi di una vicenda complessa , il Ministro ha comunque inteso effettuare tutti gli approfondimenti e le interlocuzioni del caso.
Il Comitato per il recupero e la restituzione delle Opere Trafugate, alla presenza del Ministro Alberto Bonisoli, ha affrontato , tra le altre cose, la questione del Carro di Monteleone di Spoleto che si trova, una biga etrusca del VI secolo, dal 1903 al Metropolitan di New York. Il Comitato si è riservato di effettuare ulteriori approfondimenti del quadro normativo per decidere se procedere o meno alla eventuale richiesta di restituzione.
Il Comune di Monteleone di Spoleto dopo la scoperta delle 16 lettere ritrovate dallo studioso Guglielmo Berettino, presso la Biblioteca di Ivrea, ha voluto sottoporre al Ministro Bonisoli la questione , corredata dei documenti autenticati, una questione tutta nuova e uno scenario completamente diverso dal passato, con narrazioni epistolari alla mano che diventano prove schiaccianti.
Infatti i rappresentanti del Museo MET erano a conoscenza del fatto che il “bene” era stato “trafugato” in violazione delle leggi a suo tempo vigenti nel Regno d’Italia e pertanto tale donazione, non ha alcun effetto giuridico.
Le lettere scoperte dal Dr. Berettino confermano, provano ed evidenziano senza ombra di dubbio, che la “donazione Roger” non fu altro che un espediente per “immunizzare” il Museo dal reato commesso, in Italia, dal Generale Palma di Cesnola, Direttore del Metropolitan e da JP Morgan Trustee del Museo e del Roger Trust.
Il giorno 17 Aprile l’avvocato italo americano Tito Mazzetta, che ha seguito il caso fin dalla sua apertura nel 2004, sarà in Italia e sarà chiesta una nuova audizione al Capo di Gabinetto del Ministero dott.ssa Tiziana Coccoluto per dare ancora collaborazione per una vicenda che aspetta giustizia.
Il reperto archeologico della Biga non è solo importante per il comune di Monteleone di Spoleto, ma per l’Umbria e l’Italia, essendo un reperto unico al mondo e che racconta la storia del popolo Italiano e delle sue origini.