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Biden: “Con tregua a Gaza mi aspetto che Iran non attacchi”

(Adnkronos) – “È ciò che mi aspetto”. Ha risposto così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ai giornalisti che gli domandavano se si aspetti che l’Iran rinunci a lanciare un attacco di rappresaglia contro Israele se verrà raggiunto un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. 

L’Iran ha promesso di vendicarsi per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, a Teheran, ma non lo ha ancora fatto, lasciando Israele con il fiato sospeso per due settimane. Gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar stanno convocando un summit per finalizzare un accordo sugli ostaggi giovedì e sul cessate il fuoco. Hamas ha finora dichiarato che non parteciperà. 

Solo un accordo sul cessate il fuoco a Gaza ai colloqui previsti per giovedì potrebbe convincere l’Iran a evitare la rappresaglia contro Israele per l’uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh, avevano detto alla Reuters tre diverse fonti iraniane, come rilanciato dal ‘Times of Israel’ e da altri media internazionali. 

Una delle fonti, che appartiene alla sicurezza, ha detto che Teheran, insieme a Hezbollah, lancerà un attacco diretto contro Israele se i negoziati falliranno o se ci sarà la percezione che lo Stato ebraico li trascina per le lunghe. Le stesse fonti però non precisano per quanto tempo l’Iran permetterà ai colloqui di andare avanti. 

Le precisazioni di Teheran erano arrivate dopo che erano emerse indicazioni secondo cui avrebbe attacco Israele prima dell’avvio dei negoziati di giovedì a Doha. 

Il capo della Casa Bianca per il Medio Oriente, Brett McGurk, si sta recando al Cairo e a Doha, mentre l’inviato speciale Amos Hochstein si sta recando a Beirut, ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, sottolineando che l’amministrazione cerca di finalizzare un cessate il fuoco e un accordo per il rilascio degli ostaggi, impedendo al contempo un’ulteriore escalation nella regione. 

“Crediamo che i negoziatori debbano sedersi al tavolo delle trattative. Crediamo che arrivare a un accordo di cessate il fuoco sia il modo migliore per allentare le tensioni che stiamo vedendo”, ha detto Jean-Pierre ai giornalisti. 

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha approvato dal canto suo la vendita di armi per oltre 20 miliardi di dollari a Israele, tra cui aerei da combattimento F-15 e munizioni per i carri armati. In una notifica al Congresso, il Dipartimento di Stato afferma che le vendite “miglioreranno la capacità di Israele di affrontare le minacce nemiche attuali e future”. Gli F-15, per un valore intorno ai 18,82 miliardi, riferisce ‘The Times of Israel’, non dovrebbero arrivare prima di diversi anni.  

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ringraziato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Austin e il segretario di Stato Usa Blinken per aver approvato la vendita di aerei da combattimento F-15. “Grazie al Segretario alla Difesa Austin e al Segretario di Stato Blinken per aver promosso iniziative di potenziamento delle forze che aiutano Israele a sviluppare e mantenere il suo vantaggio militare qualitativo nella regione. Ciò include l’incorporazione degli F-15ia nella flotta di aerei da combattimento dell’Iaf e la fornitura di munizioni essenziali per garantire le capacità e la sicurezza di Israele”, afferma Gallant in un post su ‘X’. “Mentre combattiamo per difendere Israele su 7 fronti diversi, il vostro messaggio di sostegno e impegno per la sicurezza di Israele è chiaro”, aggiunge il ministro. 

La vendita da 18,82 miliardi di dollari include 50 caccia F-15IA – la variante israeliana dell’avanzato F-15Ex – e kit per l’attuale velivolo F-15 dell’aeronautica israeliana, insieme ad altre attrezzature. L’inizio delle consegne, ricorda ‘The Times of Israel’, è previsto per il 2029. L’anno scorso, Israele ha presentato una richiesta formale agli Stati Uniti in merito all’acquisto di 25 caccia F-15ia, con opzioni per altri 25. 

L’Iran sta tenendo un’esercitazione militare nel nord del Paese. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Mehr, mentre la regione si prepara alla possibile, dichiarata rappresaglia di Teheran contro Israele dopo l’uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh, a Teheran il mese scorso.