Spoleto

Bicentenario polizia penitenziaria, premiati i più meritevoli | Foto e video

Festa grande per la Polizia penitenziaria di Spoleto, che alla Rocca albornoziana – sede del carcere cittadino fino al 1982 – ha celebrato il bicentenario dalla fondazione del corpo. Una cerimonia molto partecipata, quella che si è svolta nei giorni scorsi e che ha visto la presenza di autorità civili e militari. La mattinata di festa è stata l’occasione per fare il punto sulle attività della polizia penitenziaria cittadina, guidata dal comandante Marco Piersigilli, e per premiare alcuni agenti meritevoli.

Ad aprire la cerimonia è stata la lettura delle autorità nazionali in occasione del bicentenario dalla nascita del corpo, mentre all’interno della Rocca i tanti presenti – tra cui anche rappresentanti del mondo scolastico e dei servizi sanitari e sociali – hanno potuto rivivere la storia del carcere di Spoleto (attualmente guidato dal dottor Luca Sardella) e dei suoi agenti attraverso una ricca mostra fotografica.

Il comandante di reparto Piersigilli ha ricordato che alla Rocca (istituto penitenziario dal 1817 al 1982) “è nata la nostra storia, quella del corpo di polizia penitenziaria”; “alcuni agenti ancora oggi sono in servizio e hanno lavorato tra queste storiche mura”. “Questa straordinaria struttura – ha aggiunto – oggi Museo nazionale del Ducato, nell’immaginario collettivo, degli spoletini e non solo, viene ancora ricordata come istituto di pena, anche dalle giovani generazioni”. Piersigilli ha anche citato la scelta fatta dalla produzione della nota fiction Don Matteo di ambientare il carcere proprio alla Rocca. “Ringrazio particolarmente dell’ospitalità – ha aggiunto – la direttrice del museo, il direttore regionale del polo museale e la nostra amministrazione interregionale che con il polo museale hanno firmato lo scorso anno un importante protocollo d’intesa per ricerche, scambi, relazioni e percorsi di recupero nelle misure alternative alla detenzione”. Importante anche le attività svolte in collaborazione con le scuole – il liceo artistico in primis -, il Comune, l’associazione Italia Langobardorum, Regione ed enti superiori, Festival dei Due Mondi.

Quindi i dati relativi alle attività svolte all’interno della casa di reclusione di Maiano (che attualmente ospita 467 detenuti) dalle 329 unità che compongono la polizia penitenziaria di Spoleto. Dal 1 gennaio al 19 settembre 2017 il reparto ha assicurato 53 ingressi dalla libertà, 86 ingressi da altri istituti, 33 dimissioni per fine pena, 9 dimessi a vario titolo, 21 arresti domiciliari, 10 detenzione domiciliare, 20 affidamenti in prova ai servizi sociali, 4 espulsi, 1 estradato, 653 videoconferenze con aule di giustizia, 464 traduzioni effettuate sul territorio nazionale per un totale di 668 detenuti tradotti. Tra gli eventi critici a cui gli agenti hanno dovuto far fronte ci sono stati: 35 atti di autolesionismo, 14 colluttazioni tra detenuti, 26 violazioni norme penali, 47 manifestazioni di protesta pacifica, 1 tentato suicidio, 1 suicidio. Inoltre hanno effettuato: 27 indagini delegate dalla magistratura, 16 invece di iniziativa propria, 185 attività di ricorsi sentenza Torregiani.

Mirko Gori

La giornata ha visto poi la premiazione di alcuni agenti meritevoli per vari motivi. Un encomio da parte del Capo del dipartimento Consolo Santi è andato all’assistente capo Francesco Pacifici, mentre la lode agli assistenti capo Carlo Cerquiglini e Carmine Selvaggio Nicolais.

Note di compiacimento, da parte del comandante della penitenziaria e del direttore del carcere di Spoleto sono andate invece all’assistente capo Tonino Figoli, all’assistente capo Stefano Arcangeli Conti, all’assistente capo Renzo Morodei, al sovrintentende capo Pietro Filippi ed al sovrintendente capo Patrizia Proietti Valeri. Un riconoscimento speciale per meriti sportivi lo ha ricevuto l’assistente capo Mirko Gori, per i suoi numerosi titoli sportivi nella Kick Boxing. Infine, l’ex comandante Antonio Sebis ha ritirato un premio a nome di tutto il personale andato in quiescenza negli ultimi anni.