“Più che di un paludato bibliotecario, c’è bisogno di un Gerry Scotty”: così la dirigente per le Attività Culturali, Biblioteche e Turismo del Comune di Perugia, l’architetto Carmen Leombruni, ha commentato ieri, durante la seduta della Commissione di Controllo Garanzia la situazione delle biblioteche perugine. Con questa dichiarazione ha voluto intendere che “per avvicinare e attrarre persone alla lettura occorre saper vivacizzare e animare i luoghi facendone dei veri e propri centri d’interesse. La strada, chiarito l’obiettivo principale, è quella di aprire le biblioteche al mondo, e l’approccio manageriale deve saper creare situazioni e occasioni accattivanti”.
Biblioteca Augusta senza direttore / L’ultimo è Tarantino / Tutto fermo nel 2015
La discussione è nata a seguito della presentazione dell’ordine del giorno presentato dai consiglieri Bori, Bistocchi e Mencaroni per richiedere l’attivazione della Commissione di Controllo Garanzia sul rispetto del Regolamento delle Biblioteche in vigore al Comune di Perugia, il quale, all’articolo 3 stabilisce che il sistema bibliotecario sia organizzato tramite l’Unità Operativa Biblioteche. All’articolo 7 che “il Sindaco, nel rispetto della normativa vigente e verificato il possesso dei requisiti scientifici richiesti dal ruolo, individua e nomina il dirigente del Sistema bibliotecario comunale.” Stabilisce inoltre, all’articolo 8 che “entro il 31 dicembre di ciascun anno il dirigente, attraverso gli appositi strumenti amministrativi, predispone una relazione programmatica con il piano finanziario, indicando gli obiettivi annuali del Sistema bibliotecario comunale in termini di attività ordinaria e di progetti speciali, le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi stessi, nonché gli strumenti di verifica dei risultati” e “entro il mese di febbraio il dirigente predispone una relazione consuntiva e statistica della gestione trascorsa, dimostrando il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati.”
I progetti in vigore per le biblioteche di Perugia sono molteplici, e sono stati ripercorsi durante la seduta della Commissione di ieri dalla stessa architetto Leombruni, il cui incarico da dirigente è partito a dicembre 2014: considerando il sistema bibliotecario nel suo complesso, si parla ancora del progetto per la biblioteca degli Arconi, dell’idea che sia necessario superare la percezione che le biblioteche siano monadi, ma piuttosto pensarle come nodi di una rete, idealmente estesa anche oltre i confini cittadini e nazionali. E ancora del fiore all’occhiello della città, l’Augusta, sede di molte attività di pubblica lettura. La dirigente annuncia che San Matteo degli Armeni, biblioteca specialistica, non sarà affatto chiusa, ma valorizzata e pienamente inserita nelle attività del sistema bibliotecario.
Qualifiche e curriculum – La consigliera Bistocchi è a quel punto tornata sull’art. 7, dove si parla di requisiti scientifici necessari per la nomina. Leombruni, architetto laureatasi nel 1973, esperta in “urbanistica, edilizia, lavori pubblici, patrimonio, cantiere mattatoio ed impianti di depurazione reflui zootecnici”, ha risposto che “dal punto di vista normativo il dirigente risponde degli obiettivi, e che il ruolo specialistico non esiste più. Quindi il possesso di requisiti specialistici è garantito dal team, in effetti ci sono funzionari altamente formati nel profilo”. A quel punto il riferimento a Gerry Scotti. “A dicembre – ha ricordato Leombruni – il sindaco ha firmato un protocollo con l’Università per coniugare e unire i diversi patrimoni librari, aprendo così le biblioteche universitarie anche ai cittadini, gratis quindi. Mettere in armonia il patrimonio che esiste, ma anche quello che sarà acquistato, consentirà di fare economie importanti. Nel 2014 si è ridotta la collaborazione con le cooperative, questo ha determinato, lo scorso anno, la chiusura del sabato mattina dell’Augusta. Da febbraio invece abbiamo riaperto la biblioteca il sabato, grazie al taglio del quinto, come previsto dalla norma, che ha consentito un risparmio di ben 86.000 euro. Molti dunque i progetti in campo per il futuro, una buona parte a costo zero, altri che potranno prendere il via solo con dei finanzianti. Positivi i commenti dei consiglieri, complessivamente soddisfatti del nuovo corso descritto dalla Leombruni. Alla fine l’odg viene rinviato per l’esame dei documenti e dei dati sull’affluenza che la dirigente metterà a disposizione della commissione che ne ha fatto richiesta per una visione più completa del tema”.
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