Il Caffè Letterario di Palazzo Mauri potrebbe presto tornare a vivere. Questa almeno è l’intenzione dell’amministrazione comunale che ha indetto nei giorni scorsi un avviso pubblico per la concessione degli spazi del pian terreno da adibire ad attività per la somministrazione di alimenti e bevande. Chiuso dal giugno del 2013 in seguito ad un tragico fatto di cronaca che destò grande scalpore in città, il Caffè Letterario sarebbe potenzialmente uno dei fiori all’occhiello della biblioteca comunale, e il comune punta forte sulla sua riqualificazione concedendo anche la possibilità di ampliare l’attività col commercio al dettaglio e di vicinato, alimentare e non.
I costi – La nuova gestione scatterà nel gennaio 2015 (il termine per la presentazione delle offerte è fissato al giorno 15) e durerà fino al 2021. Il comune, “tenuto conto dei vigenti prezzi di mercato, dell’attuale contingenza economica e della necessità di riavviamento commerciale”, ha posto a base di gara un canone annuo non impossibile da sostenere: 5.400 euro annui per il 2015 e il 2016, mentre per i restanti quattro anni la cifra sale di circa mille euro (6.480). Oltre a corrispondere queste cifre al comune, il nuovo gestore dovrà sostenere le spese del consumo di energia elettrica, acqua e riscaldamento, gli ultimi due con un rimborso forfettario annuo di 1.680 euro (più un fisso giornaliero di 5 euro nel caso in cui il locale rimanesse aperto nei giorni di chiusura al pubblico della biblioteca.
Gli obblighi del gestore – Il nuovo gestore, quindi, avrà la facoltà di tenere aperto il Caffè Letterario anche al di fuori degli orari di apertura al pubblico di Palazzo Mauri, che specie durante il periodo invernale sono piuttosto limitati. Dovrà però osservare alcuni obblighi previsti nell’avviso, tra cui quelli di comunicare con adeguato preavviso queste aperture straordinarie e provvedere alla manutenzione ordinaria per l’intera durata del contratto. Dovrà inoltre cedere gratuitamente al comune gli spazi antistanti il bancone-bar per lo svolgimento delle attività istituzionali dell’ente, per un massimo di 10 eventi ogni anno.
Gli obblighi del comune – Da parte sua il comune dovrà comunicare con congruo anticipo il gestore del Caffè Letterario l’intenzione di svolgere le predette iniziative, oltre provvedere alla manutenzione straordinaria dei locali e delle attrezzature sottoposte a concessione. Potrà inoltre interrompere anzitempo la convenzione, con un preavviso di almeno 60 giorni, per motivi di pubblico interesse o per la violazione da parte del gestore degli obblighi stabiliti dal contratto.
Gli ingressi negli anni – Resta da vedere se i ‘paletti’ piuttosto flessibili fissati dall’amministrazione quanto ad aperture straordinarie e possibilità di estendere l’attività al commercio al dettaglio convincano qualche soggetto ad effettuare il sopralluogo (obbligatorio da contratto) e presentare un’offerta. Nell’avviso pubblico è indicato anche il numero degli ingressi a Palazzo Mauri prima della chiusura del Caffè Letterario registrati dai varchi conta persone, che evidenzia un trend annuale in netta crescita. Questi i numeri dal 2009 al 30 maggio 2013, ultimo giorno di apertura dell’attività. 37.107 nel 2009 (dal 9 aprile), 59.456 nel 2010, 64.348 nel 2011, 71.676 nel 2012, 30.302 nel 2013 (fino al 30 maggio).
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