Giuseppe Metelli – presidente della sezione di Foligno di Confindustria – ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Bevagna, Analita Polticchia, per un confronto sui temi che interessano il territorio: condivisa – tra l'altro – l’opportunità di una collaborazione e di una politica di sviluppo tra territori di area vasta.
Strategia di area vasta
L’unione speciale dei comuni che andrebbe ad interessare gli enti locali attualmente compresi nei territori di Foligno, Spoleto e Valnerina, potrebbe rispondere a tali esigenze: l’obiettivo – a cui sta lavorando la Regione Umbria – è dar vita ad una entità capace di realizzare progetti coinvolgendo un abito territoriale più vasto. “I sindaci – ha sottolineato la Polticchia – manifestano in maniera forte come questo territorio possa assicurare quei principi di sussidiarietà e adeguatezza che sono alla base della legge regionale.
Razionalizzare i servizi
Il mio auspicio è che grazie a quest'intesa molti servizi saranno razionalizzati e gestiti, per la prima volta, a livello di ambito e non più dai singoli comuni, a partire da turismo e rete scolastica”. Ora la proposta andrà sottoposta al parere del Comitato delle Autonomie Locali e degli organi regionali competenti per ridefinire il piano di riordino. “Su questo tema – ha aggiunto il sindaco bevanate – sarebbe auspicabile organizzare un incontro con tutte le istituzioni del territorio, per attuare un piano di rilancio comprensoriale”.
Riscoprire l'utilizzo della canapa
Il sindaco ha colto l’occasione dell'incontro con Confindustria, per presentare il progetto per il recupero della filiera della canapa. L’utilizzo di questo materiale nel campo delle costruzioni potrebbe, infatti, aprire nuovi scenari di sviluppo economico per la zona, soprattutto se impiegato nelle attività di recupero edilizio dei borghi storici, vera ricchezza di queste zone. A conclusione dell’incontro il presidente Metelli ha evidenziato che l’obiettivo comune deve essere quello di impegnare le risorse economiche – che in questo periodo sono particolarmente limitate – per realizzare progetti concreti, di interesse regionale, e che rappresentino un investimento capace di dare frutti anche sul lungo periodo.