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Bevagna. Sindaco Polticchia presenta bilancio 2011 e, sulle Gaite, risponde stizzita al Podestà Picuti

Fa.Mu.

Si è tenuta questa mattina presso il Comune di Bevagna la Conferenza stampa del Sindaco Analita Polticchia relativa al “Rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario 2011 del Comune di Bevagna”. Nella conferenza, oltre ad affrontare i temi dibattuti ed approvati lo scorso 26 giugno, il sindaco ha risposto anche alle accuse rivolte all’amministrazione da una parte del popolo delle Gaite e, su tutti, dal Podestà.
Il bilancio
In quella che il sindaco con un eufemismo ha definito una “situazione non semplice”, è stato approvato il primo bilancio in assoluto dell’attuale amministrazione insediatasi nella tornata elettorale di maggio dello scorso anno. Un bilancio e un conto consuntivo piuttosto impegnativi, dato anche il periodo storico di grave difficoltà economica che i comuni e gli enti pubblici in generale stanno attraversando. La maggioranza ha approvato tre documenti riconosciuti di fondamentale importanza dall’esecutivo:
1. il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2011,
2. il riconoscimento dei debiti fuori bilancio,
3. il piano di risanamento finanziario per l’applicazione del disavanzo e la copertura debiti fuori bilancio.
Se peri primi due punti si tratta di atti dovuti, il terzo, meramente politico, riguarda l’individuzione del piano triennale di rientro. “L’esercizio 2011 si è chiuso con un disavanzo di gestione in negativo pari a circa – 700 mila euro” ha dichiarato Analita Polticchia che ne ha poi indicato l’origine “sono riferibili per lo più a una mancata realizzazione di residui attivi mentre il resoconto dei debiti fuori bilancio presenta un totale generale di circa – 500 mila euro derivanti per lo più da contabilizzazioni a consuntivo delle prestazioni per la gestione della casa di riposo a favore della Asl. L’esecutivo ha elaborato un piano di rientro triennale con procedure tra l’altro già avviate proprio dalla attuale amministrazione e che si basano sulla alienazione di un terreno edificabile appena fuori Bevagna, sulla parziale alienazione dell’edificio del molino (con un bando di gara che prevede il mantenimento della proprietà della parte storica del molino a cilindri e la realizzazione di una entrata strutturale legata alla centralina idroelettrica collegata) e l’alienazione di una parte dell’immobile dell’attuale residenza protetta per anziani, garantendo comunque il mantenimento dei servizi ivi in essere”.
Il sindaco Analita Polticchia ha illustrato come queste criticità siano frutto di un processo gestionale storico e internazionale che ha visto per decenni l’utilizzo del debito pubblico quale strumento di politica economica utilizzabile per obiettivi di reddito e occupazione mentre ora, a seguito del Trattato di Maastricht e del Patto di stabilità, l’Europa impone a tutti i paesi e quindi agli enti locali il rispetto di percentuali di debito pubblico e di deficit sempre più restrittivi. Il rispetto di tali criteri ha imposto che le regioni e gli enti territoriali subiscano provvedimenti di rigore volti a realizzare un rapido abbattimento del rapporto tra debito pubblico e Pil e quindi legati prevalentemente ai tagli sulla spesa pubblica a danno dei servizi resi ai cittadini. Questa situazione è resa tanto più grave in quanto, contestualmente ai rigidi provvedimenti di tagli e di rigore, si accompagna l’attuazione di manovre legate al federalismo fiscale che vedono il trasferimento di un gran numero di funzioni pubbliche agli enti territoriali e in particolare ai comuni, senza prevedere alcun tipo di copertura finanziaria, ma dando la possibilità di prelevare le risorse economiche dalle tasche dei cittadini.
“Imponente e impegnativo è stato il lavoro svolto in questo primo anno di amministrazione da parte dell’esecutivo che ha dovuto lavorare capillarmente all’analisi minuziosa della realtà contabile al fine di definirne la situazione e inquadrare il percorso di risoluzione delle problematiche, avendo cura di definire anche le direttive per una gestione amministrativa aggiornata e rispondente alle nuove normative” – afferma il sindaco Analita Polticchia. “E’ stato uno sforzo enorme, non solo per noi amministratori che, presi da questo impegno così gravoso spesso non siamo riusciti a comunicare ai cittadini i percorsi che si stavano seguendo, ma anche per i responsabili tecnici del comune e gli impiegati tutti che nel giro di un anno si sono trovati a fronteggiare problematiche inedite e adottare metodi di lavoro inusitati. L’apprezzamento maggiore va però ai partiti che in tempi di “cattiva politica” hanno dato un esempio contrario di “eccellente politica”. Gli schieramenti che sostengono questa coalizione (PD, PRC, PSI, IDV) con grande senso di responsabilità non hanno esitato a supportare le scelte dell’amministrazione nel rispetto dei valori della trasparenza e della correttezza amministrativa con l’unico obiettivo comune di trovare le migliori soluzioni per il bene della comunità. Importantissima, infine, è la collaborazione con gli enti sovraterritoriali, in particolare con la Regione Umbria che ci è vicina nel difficile percorso di individuazione delle risoluzioni alle problematiche maggiori ”.
“Il Comune di Bevagna ha subito una riduzione di circa – 203 mila euro rispetto al 2010 e la stessa cifra e' prevista come taglio per il 2012” – afferma l’assessore al bilancio Tania Fasciani. “Questa Amministrazione sta affrontando la situazione, nella consapevolezza che i diritti dei cittadini vanno preservati e che tra i doveri che ha un'amministrazione c'è quello di tutelare la propria comunità trovando e gestendo al meglio le risorse messe a disposizione.
Fin dal momento dell’insediamento “esecutivo”, giugno 2011, ci siamo trovati di fronte alla necessità di ridurre al minimo le spese, fare un’attenta valutazione delle criticità, effettuare variazioni di bilancio per recuperare anche cifre minime da alcuni capitoli per indirizzarli su altri.
Abbiamo lavorato per una contrazione della spesa corrente e lo dimostra il rendiconto: lo scostamento tra la spesa corrente indicata nel bilancio previsionale per il 2011 (pari a € 3.207.117,75) e la spesa corrente assestata (pari a € 2.845.445,34) è in diminuzione di € 361.672,41. In questo percorso abbiamo cercato e, nella maggior parte delle volte trovato, soluzioni che comunque mantenessero i servizi prioritari ai cittadini.

L’obiettivo che questa amministrazione ha voluto perseguire anche e soprattutto nella redazione del consuntivo è quello di accrescere il grado di consapevolezza e trasparenza nella lettura dei fatti di gestione.

Intende far in modo che attraverso la relazione tecnica si analizzi in modo chiaro il bilancio consuntivo, affinché diventi uno strumento per testimoniare alla popolazione il percorso fatto nell’anno oggetto di bilancio.

Il 2011 è stato l’anno del cambiamento, un anno difficile, un anno di decisioni, un anno che avrà inevitabilmente dei riflessi sulle scelte che verranno poste in essere in sede di stesura di bilancio previsionale visto che i debiti e il disavanzo saranno spalmati sui bilanci 2012/2013/2014.
Questo non impedirà in nessun modo a questa Amministrazione di cercare altre fonti di finanziamento, di lavorare per il bene della comunità come ha fatto fino ad oggi, di portare avanti gli obiettivi programmatici”.

Polemica sulle Gaite – Il manifesto contro l’Amministrazione e la risposta del sindaco

In questi giorni è uscito un manifesto firmato da diversi esponenti delle Gaite bevanati e, in primis dal Podestà Giovanni Picuti. Il documento, che lamenta un disinteresse da parte dell’amministrazione comunale verso la manifestazione, ha inevitabilmente portato il sindaco alla replica.
Il manifesto che inizia con un elogio a tutti i volontari che rendono possibile una manifestazione tanto apprezzata, si chiude rivolgendosi direttamente all’operato (o mancato operato) dell’amministrazione comunale, nei seguenti termini: “A un anno dal suo insediamento, l’amministrazione comunale non è stata in grado di cooperare con l’associazione, rallentandone la crescita e di conseguenza lo sviluppo strutturale dell’intero comparto turistico, che di Gaite si alimenta. Nonostante gli sforzi profusi dai volontari e la loro lungimiranza circa la realizzazione dei programmi per il miglioramento della Festa, l’Amministrazione non ha mai dato segno di voler indirizzare la propria azione in favore del raggiungimento di strategie comuni, se non attraverso una condivisione di facciata, unicamente volta a conservare il consenso ricevuto dai cittadini, senza garantire un effettivo apporto di idee e di contributi, indispensabile per un concreto e partecipato miglioramento della manifestazione.”
Come detto, una tale critica non poteva rimanere inascoltata. Di seguito le dichiarazioni del sindaco Analita Polticchia in merito a quanto scritto e poi affisso per diverse strade di Bevagna.
“Mi risulta che non tutte le Gaite abbiano sottoscritto tale testo” ha dichiarato “inoltre, quando sento parlare di PIL sono sempre più convinta che si tratti di una strumentalizzazione. La passione dei volontari, che noi sosteniamo, è lo spirito che rende la manifestazione così amata e apprezzata. Quanto all’accusa di non sostenere le Gaite, ricordo che abbiamo confermato lo stesso contributo rispetto all’anno precedente, anzi è stato incrementato di qualche migliaio di euro per migliorare la sicurezza e l’accoglienza dei personaggi istituzionali”. Su quanto fatto e quanto si sta facendo, poi, Analita Polticchia è un fiume in piena. “Oltre a questo, un contributo è arrivato anche dal Consiglio Regionale dell’Umbria. Quanto alla promozione ci siamo spesi in tutti i modi partecipando a diverse iniziative, inviando materiale promozionale alla BIT di Milano, stiamo lavorando con la Provincia di Perugia alla sponsorizzazione della regione Umbria come brand del made in Italy, abbiamo portato a Bevagna Steve McCurry, stiamo lavorando al riconoscimento delle botteghe come patrimonio immateriale Unesco, ci siamo impegnati con gli organizzatori per il rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie”. Il sindaco ha poi concluso indispettita “sono stupita di vedere l’uscita del Podestà (il cui mandato decade a settembre, ndr) così ingloriosa e infelice. Il manifesto significa voler allontanare un’amministrazione che ha la stessa passione dei volontari. Questo manifesto mi fa sorridere: non permetteremo mai che le Gaite finiscano per volontà di qualche singolo.”