“Le persone vengono prima dei numeri”: è questo lo slogan scelto dal circolo di Rifondazione Comunista di Bevagna per il comunicato stampa in merito alla recenti vicende politiche legate al bilancio comunale.
“Nonostante questo scenario drammatico – viene sottolineato – l’Amministrazione Comunale di Bevagna è riuscita a mantenere un livello alto dei servizi, riuscendo a sopperire per circa il 70% dei tagli, con l’ottimizzazione della macchina pubblica. La priorità è stata quella di salvare il Comune e di allontanarlo dall’ipotesi default che ormai minaccia tutte le comunità. Il default significa dimezzare ulteriormente i trasferimenti da parte dello Stato, con ricadute devastanti per i nostri cittadini, per non parlare della programmazione e dei progetti di sviluppo in corso, che si arresterebbero e in qualche caso si perderebbero completamente bloccando la città. Se è persistita una certa vitalità del paese, è solo grazie alla politica, i tecnocrati come i commissari, distruggerebbero tutto.
Dopo oltre quattro anni, quasi alla fine del mandato, la coalizione politica Uniti per Bevagna Futura non esiste più. Lo decide il Pd – rileva Rifondazione Comunista – il partito più grande della coalizione, che era arrivato ad esprime sindaco, assessore al Bilancio e presidente del Consiglio, ed ora, a pochi mesi dalle prossime elezioni, dimostra totale mancanza di stile. Il Pd esce dalla maggioranza e rinnega i propri rappresentanti, sciogliendo improvvisamente l’accordo di coalizione nel 2011, e lo fa unilateralmente senza possibilità di discussione. Il Pd locale – prosegue la nota – dimostra di essere irresponsabile e scorretto, realizzando la più grottesca delle ipotesi, poteva sostenere almeno i suoi rappresentanti, ed invece no. Dopo oltre quattro anni, pare che abbiamo sbagliato tutto, sia progetto che persone, dimostrando non solo di non essere un partito di governo attendibile ma anche di essere un ‘vero rischio per Bevagna’, infatti se il sindaco e company oggi avessero condiviso le idee del loro partito, oggi avremmo un Comune in default, alla desolazione, penalizzando Bevagna con il commissariamento.
Il Psi ovviamente non fa tanto meglio, dimostra ormai da tempo una certa subalternità al Pd e soprattutto s’inventa un ‘appoggio tecnico’ davvero improbabile. Sebbene questi partiti dimostrino quanto a volte la politica sia incapace di fare il bene del paese, vogliamo ringraziare ogni membro di questa maggioranza – sottolinea Rifondazione – a partire proprio da chi oggi fa una scelta personale di coerenza, svincolandosi anche dal proprio partito, dimostrando cioè che questa maggioranza è fatta di persone che amano Bevagna, persone di grande responsabilità e moralità, gente di cui il popolo ha fatto bene a fidarsi.
Ringraziamo anche l’Italia dei Valori che insieme a noi del Partito della Rifondazione Comunista, con grande responsabilità e nonostante l’impopolarità di certe scelte, hanno deciso di sostenere con noi questa maggioranza e questa amministrazione, dimostrando che la politica è una cosa seria e che ancor prima della popolarità, ancor prima del mercato delle elezioni, ancor prima della competizione politica, viene il bene comune, dimostrando ai cittadini che ci sono forze politiche in grado di governare e di occuparsi veramente dell’interesse pubblico.
Nel Consiglio Comunale che si è tenuto il 7 settembre – è scritto nel comunicato stampa – l’Amministrazione ha compiuto una scelta politica senza eguali a livello storico nazionale, la maggioranza di governo ha infatti votato un bilancio senza parere positivo del ragioniere, sostenendo una causa di grande giustizia sociale che salvaguardia le tasche e gli interessi dei cittadini contro le logiche dei numeri e delle leggi che in certe casi sono palesemente assurde. Grazie a questa maggioranza – conclude la nota – i cittadini non avranno aumenti di tasse ed il Comune eviterà il default, un’operazione di grande qualità politica, il massimo che degli amministratori possano dimostrare in quanto a buona condotta e rappresentatività. Noi siamo con Bevagna”!