Categorie: Foligno Politica

Bevagna, Pd fa autocritica e ammette errori

Circolo Pd Bevagna

“Gli iscritti del PD di Bevagna, riuniti in assemblea il 16 luglio e in vista delle elezioni amministrative del 2016, hanno analizzato e discusso i risultati dell’attuale consiliatura, ascoltando le relazioni del Sindaco, dell’Assessore al bilancio e del segretario del circolo.

Sono stati ripercorsi in maniera sintetica tutti i passaggi salienti dell’attuale consiliatura, fino  alle dimissioni di due Consiglieri comunali di maggioranza di questi ultimi giorni, registrando 4 ore di discussione aperta e pacata, durante la quale tutti i partecipanti hanno espresso la loro opinione con dovizia di argomentazioni. Il tempo dedicato al lavoro di analisi e la serietà con la quale sono stati affrontati i vari temi ha consentito di evidenziare certamente una ricchezza di opinioni e al contempo la chiara volontà e l’impegno a condividere un percorso unitario e a rispettarne gli esiti.

La situazione politica locale è stata valutata sotto diversi punti di vista, tanto da poter pervenire ad una chiara sintesi conclusiva, schematizzata nei seguenti punti:

1.      La maggioranza politica che ha retto il Comune di Bevagna non esiste più e comunque è venuta meno con le dimissioni di due dei consiglieri.

2.      Le condizioni di rinnovata fiducia formatesi nello scorso settembre nell’ assemblea degli iscitti non hanno prodotto quasi nessun risultato apprezzabile riguardo alle indicazioni politiche del partito verso l’amministrazione.

3.      Il bilancio per l’anno 2015 si presenta politicamente non sostenibile da parte del Circolo, poiché il partito non ha avuto modo di partecipare alla sua formazione, nonostante una sua chiara richiesta espressa già dal marzo scorso.

Ora, in queste settimane estive, è il momento della riflessione; dalla prossima assemblea degli Iscritti si potrà dibattere e deliberare sul percorso concreto da intraprendere per le elezioni amministrative del 2016.

Rimangono irrisolti i nodi che caratterizzano da quasi due anni il rapporto fra partito ed amministrazione, i quali nodi rappresentano le indicazioni politiche  offerte dal Circolo anche formalmente all’amministrazione:  1) concreta diminuzione della tassazione, specie sulle seconde case in comodato ai familiari; 2) presa urgente di deliberazioni che consentano rapidi ritorni economici, riguardanti per esempio: aree cimiteriali, parcheggio camper, pubblica illuminazione… ; 3) azioni presso la Regione e altri Enti per trovare risorse da destinare alla mensa scolastica, alle Gaite, alla Banda musicale e in generale alla cultura, allo sport, ai giovani e al sociale; 4) studio di ogni possibile soluzione per ridurre i costi di funzionamento dell’Ente comunale e renderne più efficaci i risultati; 5) perseguimento di sinergie con altri comuni, specie sui servizi di back office tecnico-amministrativo,  per raggiungere sia una riduzione dei costi, sia una maggiore efficienza della spesa per manutenzione e servizi alla città, servizi interni, etc…; 6) definizione delle questioni irrisolte del piano urbanistico, dalle mappe PAI al QSV, dall’edilizia rurale fino alla consultazione cittadina sul posizionamento del polo scolastico; 7) studio di progetti che mettano a frutto il patrimonio del Comune in modo da creare entrate strutturali extratributarie; 8) forte impulso progettuale relativamente al contratto di fiume e sulle questioni ambientali, per avviare finalmente a soluzione il risanamento delle acque dei fiumi per le quali serve una vigilanza più sistematica e il posizionamento di centraline di monitoraggio in punti nevralgici, già indicati da tempo dal Comitato per la difesa delle acque e dell’aria di Bevagna e valorizzare i pregevoli ambiti naturali del nostro territorio comunale; 9)  garantire la pulizia e il funzionamento della cascata dell’Accolta; 10) adozione di un piano chiaro per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, soprattutto quelle più urgenti (strade, verde, illuminazione, palestra, capannoni comunali,…) e rinegoziazione dei rapporti con la VUS per quanto riguarda l’igiene urbana e la conseguente tariffa; 11)  condivisione del piano triennale degli investimenti (soprattutto in merito alla fattibilità temporale del piano e alla sostenibilità ambientale degli interventi); condivisione del piano di alienazione del patrimonio pubblico, della messa in sicurezza idraulica del territorio, della realizzazione del PUC; 12) verifica dell’efficacia della sistemazione museale, delle politiche culturali, della gestione del teatro comunale e della promozione turistica; 13) adozione di uno stile di comunicazione esterna improntato alla sobrietà.

Ritengo a questo punto, come Segretario politico, di potere e dovere esprimere alcune considerazioni personali, che sono però in larga parte il frutto del confronto e del lavoro politico fatto.

L’azione rigorosa, a tratti intransigente  svolta dall’Amministrazione uscente ha certamente evitato il commissariamento dell’Ente comunale  a fronte però di una tassazione al massimo livello; questa inflessibile direzione tecnica è stata anche ispirata da una forte volontà di accentrare il momento decisionale, rompendo anche in maniera decisa gli schemi tradizionali, con l’obiettivo di ottenere un assetto nuovo nei rapporti interni alla città,  anche uscendo dal programma  elettorale. Ma in tutto questo, si sono affrontate troppo poco le questioni operative che concorrono alla qualità della vita dei cittadini  e spesso anche quelle strategiche che riguardano il posizionamento di Bevagna nel contesto territoriale.

È forse stato commesso un peccato di autoreferenzialità e di autosufficienza, che ha originato una serie di errori di prospettiva per sopperire ai quali non è stato purtroppo sufficiente il pur grande impegno personale profuso dai rappresentanti del PD, Sindaco in primis. Non si è riusciti, e talvolta non è stato neanche possibile, creare un vero canale di comunicazione e direzione efficace fra la politica e l’Amministrazione e tutto, come peraltro troppe volte è successo in passato, è stato accentrato dagli amministratori.

Mai più in futuro dovrà accadere che non si proceda sistematicamente ad una direzione collegiale della città. Dobbiamo realizzare una sistematica consultazione sugli obiettivi e procedere con la conseguente verifica dei risultati, coinvolgendo tutta la classe dirigente locale e valorizzando le notevoli e differenti risorse delle quali la comunità dispone, che siano politiche o imprenditoriali, professionali o del volontariato.

Mi permetto di aggiungere l’esigenza di un sostanzioso dimagrimento della struttura e dei costi amministrativi del Comune, anche nell’ottica di migliori sinergie nell’ ambito dell’Unione dei Comuni e di nuovi rapporti con altri Comuni. Per quanto riguarda l’Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino, va inoltre riformato il modo di decidere e prevedere la possibilità di vigilanza da parte dei cittadini per evitare che prevalgano logiche burocratiche di semplice gestione della spesa. L’Amministrazione pubblica deve cambiare e deve lavorare sodo con spirito di servizio per rendere più facile la vita ai cittadini.

Lo dobbiamo ai sacrifici che tutto il settore privato, lavoratori e imprenditori, ma anche tanti pensionati, hanno fatto in questi sette lunghi anni di crisi. Lo dovremmo fare soprattutto come segnale forte di solidarietà e di innovazione rivolto ai giovani, specie quelli che si battono senza paura  per prendersi quel futuro che sarà certamente difficile ma che è il loro.

C’è bisogno, insomma, di tutti coloro che con buona volontà dimostrano di mettere a disposizione della comunità le proprie capacità, il tempo, le relazioni e che siano convinti di lavorare per una comunità armoniosa, coesa, pragmatica ed imprenditiva. Il PD di Bevagna a mio avviso può e deve farsi carico di attivare questa sorta di congresso civico.

Ad ogni modo, le scelte saranno fatte, a cominciare dalla prossima Assemblea degli iscritti, in maniera corretta, secondo i regolamenti e coinvolgendo tutti gli iscritti e i cittadini, rispettando le regole democratiche che questo Partito  si è dato”.