Nella seduta consiliare di ieri sera, dopo aver ratificato le dimissioni del consigliere Mario Lolli e preso atto della non disponibilità ad essere surrogati de primi dei non eletti nella lista di maggioranza ‘Bevagna Futura’ ha rassegnato le sue dimissioni anche la consigliera Tania Fasciani. L’esponente della coalizione di centrosinistra aveva lasciato la giunta ed il suo incarico di assessore a bilancio e turismo nel giugno del 2013 restando però al suo posto in Consiglio comunale. Nell’agosto dello stesso anno, aveva inoltrato una specifica richiesta per la modifica di un punto del regolamento del consiglio comunale, riguardo la possibilità di istituzione del gruppo misto, in modo tale da poter essere ufficialmente sganciata dalle due attuali forze politiche presenti nella massima assise bevanate. Tale proposta – sostiene la stessa Fasciani in una nota stampa – “non solo non è mai stata discussa in consiglio comunale ma non è stata mai nemmeno analizzata dalla commissione statuto”. Nella seduta consiliare convocata ieri sera nella città delle Gaite, è stata portata in aula la modifica di un articolo del regolamento comunale – fa notate l’ormai ex consigliera – senza prendere in considerazione la richiesta da lei avanzata.
“E’ una mancanza di rispetto del ruolo dei consiglieri comunali – commenta la Fasciani attraverso un comunicato stampa – in un sistema democratico come quello italiano, la partecipazione al consiglio comunale rappresenta la massima espressione dell’esercizio delle prerogative e dei compiti del consigliere, in quanto rappresentante della cittadinanza, e quale soggetto che deve esercitare il proprio mandato in nome e per conto di coloro che lo hanno eletto. Per anni non è stato affrontato l’argomento regolamento, nonostante mie continue sollecitazioni, ed ora in consiglio comunale si tratta l’argomento modifica dell’art. 48 ovvero sia la notifica delle convocazioni, che non può essere fatta più dal corpo di polizia municipale visto che questo è passato all’Unione dei Comuni, mentre – prosegue la nota – non si fa cenno alla mia richiesta. La maggioranza avrebbe potuto bocciare, avendo i numeri, la mia richiesta, ma la cosa che ritengo più grave è che non ci sia stata nemmeno la presentazione e la discussione in consiglio comunale. Una proposta eguagliata a carta straccia”.
“La Fasciani – come scrive lei stessa, nella nota inviata alla stampa – aveva fatto presente la mancanza di pareri tecnici, obbligatori per legge, sulle proposte di deliberazione consegnate ai consiglieri prima del consiglio o la mancata consegna entro i termini previsti dal regolamento del parere del revisore”. “Inoltre – prosegue il comunicato – in data 09/6/2015 è stato convocato il consiglio del Comune di Bevagna con carattere di urgenza, con un preavviso di sole ventiquattro ore, per il giorno 10/6/2015 avente come oggetto la rinegoziazione dei mutui con la cassa depositi e prestiti; la comunicazione del riaccertamento straordinario residui ai sensi del 118/2011 e la determinazione delle modalità di ripiano disavanzo determinato a seguito del riaccertamento straordinario residui effettuato in attuazione dell’art. 3 comma 7 del D.lgs. 118/2011. “Sono stati trattati con carattere di urgenza tre atti importanti per l’economia del Comune di Bevagna – sostiene l’ex consigliera – senza dare a nessun consigliere la possibilità di analizzare in modo approfondito l’argomento. Non sono state convocate le commissioni consiliari per discutere delle scelte e si è posto a carico della cittadinanza un ulteriore fardello costituito dall’allungamento dei prestiti fino al 2044, quando alcuni erano in scadenza nel 2016 e per discutere del riaccertamento straordinario dei residui per 545.000 euro che sono stati oggetto di una rateizzazione di trent’anni.”
La Fasciani, fa infine sapere di aver chiesto l’annullamento del consiglio comunale convocato con urgenza, ma la seduta si è regolarmente svolta, grazie alla presenza degli esponenti di maggioranza.