I fiumi di Bevagna sono in agonia e così l’amministrazione comunale interviene auspicando maggiore interesse rispetto alla situazione di Clitunno, Timia e Teverone. In questi mesi infatti, alcune fotografie ne hanno certificato colore plumbeo delle acque, odori sgradevoli e continua moria di pesci. “E’ necessaria un’inversione di rotta – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa bevanate – in poco più di un anno, l’attuale amministrazione ha preso atto della situazione, ha avuto confronti con i cittadini, colloqui con gli organi preposti al controllo, informazioni da parte della Regione” Sono stati interpellati tutti gli enti preposti al controllo, con l’obiettivo di realizzare un parco fluviale, presupponendo una strategia di monitoraggio più puntuale con l’aiuto dell’Arpa ed un intervento di pulizia, per altro urgente, delle ripe e del letto dei fiumi.
“L’accordo con la Regione consentirà la realizzazione di un piano di più ampio respiro, che permetterà ai fiumi di riprendere quel colore che i cittadini si aspettano ormai da tempo e che è indice della buona salute del Clitunno, del Teverone e del Timia. Nel frattempo il Comune di Bevagna – si legge nella nota – auspica che l’esposto fatto dal Comune alla Procura di Spoleto dia i suoi esiti, per capire se e quanto realmente, si possa parlare di inquinamento, e trovare tutte le cause che ad oggi continuano a creare i disagi denunciati”.