Sono quattro i consiglieri comunali di Bettona, in provincia di Perugia, ad aver rassegnato le dimissioni nella giornata di ieri. Fatto che ha causato il commissariamento dell’amministrazione comunale stessa, guidata dal sindaco Stefano Frascarelli (Idv). “A seguito delle dimissioni contestuali di quattro consiglieri sui sette che compongono il consiglio comunale di Bettona – si legge in una nota della Prefettura – essendosi determinata una delle fattispecie di dissoluzione del consiglio comunale previste dall’ordinamento degli enti locali, il prefetto di Perugia Antonella De Miro ha avviato la relativa procedura di scioglimento, adottando, nelle more, il provvedimento di sospensione dell’organo“.
A lasciare il proprio incarico da consiglieri, un anno e mezzo prima della naturale scadenza, sono stati due membri della maggioranza e due dell’opposizione: Lucio Bambini e Gianni Pippi del Pd, Andrea Castellini (eletto tra le fila di una lista civica di centrodestra) e Lamberto Marcantonini (appartenente alla lista civica Quadrifoglio, di centrodestra). All’origine dello scontro che ha portato alle dimissioni dei consiglieri ci sarebbero l’agenda del programma elettorale, che nelle motivazioni dei dimissionari non sarebbe rispettato, e la realizzazione sul territorio di Bettona di un impianto a biomasse. Dal canto suo Frascarelli non sembra intenzionato a ricandidarsi.
A prendere le redini del Comune arriva dunque il commissario prefettizio per l’amministrazione provvisoria: ad essere nominato è il viceprefetto Vincenzo Ferzoco, che ha già ricoperto l’incarico di commissario nei comuni di Ateleta (L’Aquila) e di Castel Giorgio (Terni). Ferzoco rimarrà alla guida di Bettona per traghettare il Comune verso le prossime elezioni, che dovrebbero verosimilmente svolgersi in primavera, insieme agli altri comuni umbri che si recheranno alle urne, ossia Amelia, Assisi, Avigliano Umbro, Bevagna, Città di Castello, Montecastrilli, Nocera Umbra e Parrano.
Questa mattina è poi giunta anche la replica del partito di Rifondazione Comunista, tramite le parole del segretario provinciale, Oscar Monaco: “il triste epilogo del consiglio comunale di Bettona ci parla sicuramente di precise responsabilità politiche e amministrative di una maggioranza che ha disatteso aspettative di carattere programmatico. Lo sappiamo bene noi che abbiamo contribuito alla vittoria finale della coalizione e che poi siamo rimasti fuori per le scelte individuali di chi avevamo sostenuto in lista. Detto questo anche Bettona ha visto il volto destabilizzante del Pd renziano che invece di scegliere il terreno della battaglia politica ha preferito mettere in discussione il mandato elettorale e popolare dentro una logica di palazzo. Per questo serve da subito costruire un’alternativa di sinistra con proposte concrete e con nuovi interpreti. Noi ci siamo, anche a Bettona“, conclude il Prc.
Nel pomeriggio di oggi, è poi giunta anche l’opinione del Partito Democratico: “l’ormai prossimo scioglimento del consiglio comunale di Bettona, che fa seguito alle dimissioni del segretario comunale del Pd Paolo Baiardini già rassegnate da qualche settimana, mettono in luce l’inadeguatezza di una classe dirigente che ha dimostrato di non sapersi misurare con le aspettative della comunità bettonese”. Così, in una nota, Andrea Pensi e Gregorio Alteri, rispettivamente responsabile enti locali e portavoce della segreteria regionale del Pd Umbria, e Dante Andrea Rossi, segretario provinciale del Pd di Perugia. “Malgrado l’impegno delle segreterie regionale e provinciale del Pd nella ricerca di una mediazione, non si è avuta – si legge ancora nella nota – la forza di ricercare soluzioni politiche alla crisi di giunta aperta già da qualche mese, preferendo a questa seppur difficile e laboriosa strada quella più breve di trovare convergenze con le forze politiche di opposizione che in questi anni mai hanno portato un contributo qualificato nel dibattito consiliare. Sebbene si esaurisce il corso di una intera classe dirigente, resta inalterato il ruolo affidato al Partito Democratico e alle altre forze di centro sinistra nei processi di governo locale e regionale. Per valorizzare questo profilo serve giungere in tempi rapidissimi al commissariamento del circolo affinché si ricostruiscano le condizioni per una rinnovata condivisione programmatica insieme all’affermazione di un nuovo gruppo dirigente. L’auspicio, inoltre, è che il commissario prefettizio che verrà incaricato possa da subito trovare le condizioni per lavorare al meglio per la comunità potendo contare in questo senso sulla collaborazione del Pd ad ogni livello”.
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