ROMA (ITALPRESS) – Unità e dialogo per risollevarsi. Prendendo spunto dalle parole del capo dello Stato e del governatore della Banca d’Italia, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, in una lettera al Corriere della Sera, sottolinea come “questa assunzione di responsabilità, in un ‘dialogo costruttivò, riguarda tutte le forze vive del Paese. Il Paese deve essere unito, mettere insieme le migliori energie per sedersi intorno a un tavolo e costruire un progetto comune che guardi al futuro, alla rinascita. Noi ci siamo, come sempre quando è in gioco l’interesse nazionale, il futuro di questo Paese”. Quindi, osserva, “C’è bisogno che ognuno faccia la sua parte, rinunciando a tattiche, ricerca del consenso immediato e polemiche utili solo a motivare le opposte tifoserie. Sono lieto che anche il segretario del Pd sia disponibile. La politica – maggioranza e opposizione – deve accompagnare e sostenere questo sforzo corale.
C’è bisogno di formule politiche pasticciate per fare tutto questo? Lo ripeto per chiarezza, assolutamente no. Del resto – sottolinea Berlusconi – la ricostruzione post-bellica non è avvenuta certo in un quadro di unità politica nazionale. C’è bisogno invece che ognuno faccia la sua parte, rinunciando alle tattiche, alla ricerca del consenso immediato, alle polemiche utili solo a motivare le opposte tifoserie. E’ questo il clima che io ho invocato tante volte, quando eravamo al governo. Se oggi ci fossero davvero le condizioni perchè si realizzi, non dovremmo lasciarci sfuggire l’occasione, anche perchè potrebbe essere davvero l’ultima opportunità. I rischi per la tenuta sociale e civile del Paese, è inutile negarlo, sono molto alti. Gli italiani vogliono ripartire. Non possiamo lasciar soli gli italiani, lavoratori e imprese, che combattono per non soccombere alla recessione incalzante. Si tratta del futuro dell’Italia, dell’avvenire dei nostri figli”, conclude.
(ITALPRESS).
C’è bisogno di formule politiche pasticciate per fare tutto questo? Lo ripeto per chiarezza, assolutamente no. Del resto – sottolinea Berlusconi – la ricostruzione post-bellica non è avvenuta certo in un quadro di unità politica nazionale. C’è bisogno invece che ognuno faccia la sua parte, rinunciando alle tattiche, alla ricerca del consenso immediato, alle polemiche utili solo a motivare le opposte tifoserie. E’ questo il clima che io ho invocato tante volte, quando eravamo al governo. Se oggi ci fossero davvero le condizioni perchè si realizzi, non dovremmo lasciarci sfuggire l’occasione, anche perchè potrebbe essere davvero l’ultima opportunità. I rischi per la tenuta sociale e civile del Paese, è inutile negarlo, sono molto alti. Gli italiani vogliono ripartire. Non possiamo lasciar soli gli italiani, lavoratori e imprese, che combattono per non soccombere alla recessione incalzante. Si tratta del futuro dell’Italia, dell’avvenire dei nostri figli”, conclude.
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